La Murgia abbraccia Matera entra nel vivo

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Firmato il disciplinare tra Regione Puglia e i Rappresentanti istituzionali degli otto comuni pugliesi coinvolti nel programma ‘La Murgia abbraccia Matera’ e finalizzato a regolare i rapporti e gli impegni in vista dell’appuntamento di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Il progetto coinvolge i comuni di Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza, Ginosa, San Giovanni Rotondo, Spinazzola e Otranto con l’obiettivo di creare progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale e architettura rurale dismesso, attraverso inedite forme di riuso e fruizione dei beni.
Prima della sottoscrizione, è intervenuta l’Assessore regionale alla Gestione e Valorizzazione dei Beni culturali, Loredana Capone, che ha illustrato, con il puntuale supporto dei funzionari regionali, gli obiettivi della misura.
L’iniziativa voluta e promossa dal consigliere regionale Enzo Colonna ha dato seguito ad una disposizione inserita nella legge di bilancio regionale 2017 e pluriennale 2017-2019 (legge n. 40/2016), con la quale sono stati destinati 150 mila euro per l’anno in corso (e analoga previsione per i successivi due anni) per finanziare attività di salvaguardia, riuso e fruizione, divulgazione e didattica (anche attraverso l’organizzazione di laboratori), realizzazione di itinerari culturali e di percorsi tematici, promozione turistico-culturale, studio, censimento e catalogazione scientifica di beni appartenenti al vasto patrimonio di archeologia industriale e architettura rurale, in coerenza con gli obiettivi fissati dalla legge regionale numero 1 del 2015 (in materia di “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale”).
“Assieme a me, ha preso parte all’incontro con i Comuni il collega consigliere Napoleone Cera, grazie al quale gli interventi previsti nella legge di bilancio sono stati estesi anche ai comuni ove sono presenti le cave i bauxite” ha ricordato Colonna.
Nello specifico due sono le linee di intervento.

La prima è un Concorso di idee “La Murgia abbraccia Matera”.
Riguarda l’ambito territoriale dei cinque comuni pugliesi limitrofi a Matera (Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza e Ginosa), è rappresentata da un concorso di idee attraverso cui la Regione selezionerà proposte progettuali finalizzate al recupero e valorizzazione di manufatti storici legati all’agricoltura e alla pastorizia del territorio murgiano (ad esempio jazzi, poste, piscine, cisterne e abbeveratoi). Il concorso, come previsto dal codice degli appalti, è destinato a ingegneri e architetti, ma è aperto ad un approccio multidisciplinare contemplando espressamente il coinvolgimento di partner e consulenti quali, ad esempio, designer, dottori agronomi e forestali, esperti in conservazione dei beni culturali, archeologi, esperti di comunicazione ed anche di enti privati senza scopo di lucro che abbiano maturato esperienza almeno quinquennale nei settori dell’archeologia industriale, architettura rurale, studio e promozione del territorio. Una commissione individuerà, tramite graduatoria, i tre vincitori del concorso. Al primo classificato spetterà un premio di 15 mila euro, 10 mila al secondo e 5 mila in favore del terzo (tutti al netto di iva e oneri previdenziali). Tutti gli elaborati presentati diventeranno di proprietà della Regione Puglia, che si riserva la possibilità di recepirli nella propria programmazione e di affidare al primo classificato la successiva fase di progettazione. Le proposte dovranno essere presentate entro sessanta giorni dalla pubblicazione del bando nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia che è prevista per domani 5 ottobre, come comunicato nell’avviso riportato nella Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre scorso (Serie Speciale – Contratti Pubblici).

La seconda iniziativa, invece, comprende iniziative di animazione territoriale dei Comuni e riguarda, oltre ai cinque comuni pugliesi dell’area murgiana, i tre che ospitano le cave di bauxite (San Giovanni Rotondo, Spinazzola e Otranto) nei quali saranno avviate, da parte degli stessi enti locali, iniziative di animazione territoriale e partecipazione finalizzate alla ricognizione dei fabbisogni delle comunità locali e all’individuazione di proposte innovative per la valorizzazione culturale del patrimonio di archeologia industriale e rurale.
Il disciplinare sottoscritto oggi definisce modalità, tempi e obiettivi degli interventi e consentirà ai Comuni di beneficiare di un contributo regionale (di oltre 8 mila euro) per la realizzazione delle attività previste dalla misura. In particolare, i Comuni dovranno presentare, entro il 20 ottobre, una relazione preliminare con il crono-programma delle attività di partecipazione da svolgersi e, entro il 28 febbraio 2018, una relazione finale che permetta di individuare il raggiungimento degli obiettivi proposti.

“Ringrazio, per il lavoro dedicato all’iniziativa, l’Assessore Capone e la Dirigente e tutto il personale della Sezione “Valorizzazione Territoriale” del Dipartimento “Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio”. Ringrazio altresì i rappresentanti degli otto Comuni coinvolti per l’attenzione e l’interesse mostrato oggi all’iniziativa regionale” ha concluso il consigliere Colonna.