Giusto per capire.

Giusto per capire. Lo voglio ricordare a me stesso e a chi sta facendo circolare l’ennesimo video (questa volta, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio) con la tecnica della catena degli “inoltra” o del “copia e incolla”.
Insomma, i 5S stanno difendendo quella porcheria dell’Italicum, parzialmente corretto dalla Corte costituzionale. Una legge che ci consegna alla sicura ingovernabilità o alla logica dei “governissimi” perché riconosce il premio di maggioranza solo al partito (singolo, non in coalizione) che abbia raggiunto almeno il 40% dei consensi. Ipotesi e obiettivo irrealizzabili per tutti i partiti. Questo significa che, in mancanza di un partito che abbia ottenuto da solo il 40% dei voti, il riparto dei seggi avverrà proporzionalmente e quindi assisteremo alla solita sceneggiata: da una parte, quelli che faranno finta di essere costretti alle megacoalizioni (che si formeranno dopo il voto) e, dall’altra, quelli che faranno finta di indignarsi e si terranno fuori dalle megacoalizioni.
In più, deve essere chiaro a chi sta facendo circolare questo video burla che l’attuale legge elettorale (che si vuol difendere presentandola come ultimo baluardo della democrazia) prevede il meccanismo dei capilista bloccati, quindi zero (o poco più) possibilità di scelta dei parlamentari. Con buona pace della democrazia, degli elettori e della rappresentatività.
Insomma, un minimo di serietà, per favore, e risparmiateci prese per i fondelli così evidenti.

P.S.: la legge elettorale più chiara ed efficace che abbiamo conosciuto in Italia è stata, a mio parere, il Mattarellum: piccoli collegi (150000 abitanti circa), maggioritario (il candidato che prende più voti è eletto), una quota di parlamentari (il 25%) eletti con un sistema proporzionale puro.