È stata approvata oggi in V Commissione, a larghissima maggioranza, la proposta di legge da me presentata e sottoscritta assieme ai colleghi Amati, Borraccino, Cera, Pellegrino, Vizzino e Zinni, che punta ad armonizzare la normativa regionale e quella nazionale in materia di Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e di agibilità degli edifici.
Un provvedimento che va nella direzione della semplificazione delle procedure amministrative soprattutto nel settore dell’attività edilizia, quindi con significativi risvolti pratici per cittadini, professionisti, operatori economici e pubbliche amministrazioni locali.
Il decreto legislativo n. 222 del 25 novembre 2016, infatti, ha apportato modifiche al Testo Unico per l’Edilizia (TUE). In particolare, ha eliminato dall’elenco dei titoli che abilitano agli interventi edilizi la DIA (dichiarazione di inizio attività) e ha ampliato, in modo deciso, il ricorso ai procedimenti di SCIA o CILA, che si affiancano così al permesso di costruire e agli interventi di edilizia libera.
Inoltre, al posto del certificato di agibilità rilasciato dallo sportello unico per l’edilizia, lo stesso decreto ha previsto che le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti, nonché il rispetto della normativa in materia di barriere architettoniche e la conformità dell’opera al progetto presentato (quindi, in sintesi, la sua agibilità) siano attestate mediante segnalazione certificata.
La proposta di legge regionale si è resa necessaria, dunque, al fine di adeguare la normativa regionale al mutato quadro legislativo nazionale e dare certezza in questa materia.
Nel corso dell’esame in Commissione, la proposta di legge è stata integrata con ulteriori interventi che ho proposto in considerazione degli sviluppi normativi maturati negli ultimi mesi.
Il testo finale approvato dalla commissione:
– aggiorna una serie di leggi regionali sostituendo i riferimenti alla dichiarazione di inizio attività (DIA) e al certificato di agibilità, ora non più previsti, rispettivamente con la “SCIA alternativa al permesso di costruire” e la “Segnalazione certificata di agibilità”. In particolare, le modifiche riguardano tre importanti leggi regionali: la n. 14/2009 (c.d. “piano casa”), la n. 21/2008 (sulla rigenerazione urbana), la n. 8/2004 (in materia di realizzazione, esercizio e accreditamento delle strutture socio-sanitarie).
– In attuazione della normativa statale, disciplina le modalità di effettuazione dei controlli da parte dei Comuni. Nello specifico, stabilisce che questi, in alternativa al controllo sistematico di tutte le comunicazioni di inizio lavori asseverate (CILA) e segnalazioni certificate di agibilità, possano definire controlli a campione, accompagnati da sopralluoghi e ispezioni, comunque in una quota non inferiore al 20% delle comunicazioni e segnalazioni complessivamente presentate.
– Prevede termini certi per l’adeguamento dell’intervento nel caso in cui il Comune riscontri difformità rispetto alla comunicazione o segnalazione inviata.
Mi auguro ora che la proposta possa essere sottoposta, in tempi brevi, all’esame del Consiglio regionale e che, come avvenuto in commissione, registri un ampio consenso dei gruppi consiliari.