Oggi sarò con la mia famiglia a questa serata di solidarietà e accoglienza. Lo ripeto. Per me, restare umani non significa affatto condividere il sistema e le politiche di accoglienza del nostro Paese, né difendere politiche migratorie che si rivelano sempre più forme di delocalizzazione coatta di braccia lavoro, scorte, a basso costo, a disposizione del mercato globale. Ho al riguardo giudizi pessimi e preoccupati.
Ma, prima e soprattutto, si è e si resta umani. Il nemico è chi costringe alla fuga, chi getta persone nella disperazione, non chi fugge, chi ha fame, il disperato. Chissà perché, ma ai bambini, ai nostri figli, questa conclusione risulta chiara e ovvia.