EMERGENZA CINGHIALI SULL’ALTA MURGIA, AL VIA LE AUDIZIONI IN IV COMMISSIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE.

Domattina, nel corso della seduta della IV commissione consiliare, presieduta dal consigliere Donato Pentassuglia, si terranno le audizioni, da me richieste, di alcuni rappresentanti istituzionali e di realtà produttive e associative sulla questione della presenza in sovrannumero di cinghiali nel territorio dell’Alta Murgia. Saranno ascoltati, in particolare, l’Assessore all’agricoltura, caccia e pesca, Leo Di Gioia, l’Assessora all’assetto del territorio e paesaggio, Anna Maria Curcuruto, i responsabili delle strutture regionali competenti, i rappresentanti della Città Metropolitana di Bari, dell’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dell’Ambito Territoriale Caccia di Bari, il Comandante del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Altamura, i rappresentanti di organizzazioni del mondo agricolo, di associazioni venatorie e di quelle operanti nel campo della tutela ambientale e della protezione degli animali.
Ho sollevato la questione delle conseguenze e dei danni derivanti dalla presenza e dall’attività di questi animali alcune settimane fa con una interrogazione urgente, nella quale ho evidenziato come la crescita incontrollata della popolazione di cinghiali nel territorio dell’Alta Murgia, in assenza di adeguate misure di controllo e contenimento, ha determinato la distruzione di numerose colture con conseguenti danni per le tante imprese agricole e zootecniche che operano sul territorio e costituisce un serio pericolo anche per cittadini, escursionisti e turisti che, a piedi, in bicicletta o in auto, percorrono le strade del territorio, oltre a compromettere l’integrità di muretti a secco e altri manufatti del paesaggio agrario.
L’audizione dei soggetti interessati sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione, per comprendere quali siano le iniziative adottate dalla Regione Puglia, specie con riguardo all’iter di approvazione dei regolamenti su selecontrollo e caccia collettiva, e per valutare la necessità di un intervento legislativo appositamente dedicato a questo tema, sulla scorta di analoghe esperienze già consumate in altre regioni italiane.
Inoltre, sarà possibile approfondire le ragioni della mancata piena attuazione del piano di gestione predisposto dall’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia nel 2012 e discutere della possibilità di intraprendere ulteriori azioni urgenti e coordinate tra Regione, Ambito Territoriale Caccia e lo stesso Ente Parco, considerata l’elevata estensione dell’area protetta (circa 68 mila ettari), al fine di far fronte al tempestivamente al problema e limitare così danni, disagi e pericoli per operatori e frequentatori dell’area murgiana.