Del problema, non ce ne liberiamo. Del perverso rapporto di Altamura con i suoi rifiuti.
1) I dipendenti Tradeco da due mesi non percepiscono stipendio (per non parlare delle condizioni in cui operano: cassonetti fatiscenti, vestiario, straordinari, ecc.). Oggi, dopo l’enorme pazienza e senso di responsabilità dimostrati in questo periodo, si stanno sostenendo dall’attività lavorativa. Al Comune, dall’altro lato, dirigenti e funzionari comunali vengono impallinati per contenziosi avviati contro il Comune e anche a titolo personale, con citazioni per danni. La conseguenza è che, uno alla volta, sono costretti ad astenersi dall’occuparsi della materia. Ne è rimasto solo uno a cui, in questi giorni, è stata attribuita la competenza ad occuparsi di rifiuti e dei relativi contenziosi e ipotesi di pesanti transazioni, su cui i precedenti dirigenti si erano mossi con la doverosa cautela e puntuale verifica.
2) Nella zona Jesce, dopo la vicenda di un impianto di compostaggio penosamente gestita dalla precedente amministrazione, su cui pende un giudizio al Tar avviato dalle aziende della zona, molte del settore alimentare, scopriamo negli ultimi giorni, è prossima l’autorizzazione comunale di un impianto a biomasse, con processo a combustione. Ma tutti i candidati sindaci, compreso il vincitore, non avevano pronunciato parole di fuoco? Non si erano impegnati a varare un piano con i criteri e le regole sull’insediamento e sulla localizzazione di questo tipo di impianti? Dopo due anni, nulla. Siamo punto e daccapo. Campagne elettorali! Parole al vento.