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Settimane importanti e decisive per il Parco nazionale dell’Alta Murgia. A marzo scade il mandato dell’attuale presidente Cesare Veronico e il nuovo dovrà essere nominato dal Ministro dell’Ambiente d’intesa con il Presidente della Regione Puglia. Ancor prima, però, è necessario completare le procedure che assicurino stabilità amministrativa e piena funzionalità all’Ente.
Ricordo che solo nel dicembre 2015, quindi ad oltre dieci anni dall’istituzione del Parco, è stato nominato il Consiglio direttivo.
Da otto anni circa, poi, l’Ente Parco non procede a nominare il Direttore, ricorrendo alla figura del “facente funzioni”. Il Ministero dell’Ambiente ha più volte sollecitato l’Ente Parco ad attivare le procedure per la nomina del Direttore, “al fine – scrive in una nota dell’ottobre scorso – di assicurare il pieno e corretto funzionamento della gestione dell’Ente Parco in coerenza con la legge 394/1991”. Ha dunque richiesto al Presidente e al Consiglio direttivo dell’Ente Parco di proporre i “tre candidati” individuati tra gli iscritti all’albo di idonei all’esercizio dell’attività di direttore di parco istituito presso il Ministero dell’ambiente, come prevede chiaramente l’art. 9 della legge quadro sulle aree protette.
A distanza di quattro mesi, però, non è stato ancora pubblicato l’avviso necessario a raccogliere le disponibilità di quanti, iscritti nell’albo ministeriale, sono idonei ad assumere la carica. Ho notizia di un’ulteriore convocazione del Consiglio direttivo per domani, martedì 7 febbraio. Mi auguro che possa essere deliberata finalmente la pubblicazione del bando che, in conformità a quanto prescritto dalla normativa nazionale (legge quadro n. 394/1991), non può che limitarsi a verificare le disponibilità degli iscritti nell’albo ministeriale. È un passo ineludibile, cui dovrà seguire il decreto ministeriale di nomina.
È importante, a mio parere, individuare rapidamente questa figura. L’Ente Parco deve poter contare su un Direttore nel pieno delle sue funzioni e operatività che, assieme al Consiglio direttivo, possa assicurare la gestione nella delicata fase di transizione che ci separa dalla nomina del nuovo presidente.
A questo riguardo, in ordine all’individuazione del nuovo Presidente, confido, assieme a tanti del territorio murgiano, nelle valutazioni del Presidente Emiliano, che presto sarà chiamato a trovare un’intesa con il Ministro dell’Ambiente. Confidiamo che a guidare tali scelte siano la stessa attenzione e sensibilità che Michele Emiliano, in diverse occasioni, ha riservato alle comunità della Murgia, alla salvaguardia e valorizzazione dei tratti peculiari del territorio, del suo paesaggio, delle sue ricchezze ambientali e culturali, all’urgenza di porre le aree interne al centro di politiche e programmazioni regionali e nazionali, alla necessità di connettere amministrazione e politica con le comunità di base, in questo caso, con i movimenti e le organizzazioni che hanno ispirato e guidato il processo di istituzione del Parco, con il mondo dell’agricoltura e della zootecnica, con quanti, insomma, vivono l’Alta Murgia tutti i giorni e al Parco guardano come strumento e occasione preziosa per un progresso possibile e duraturo.