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Armonizzazione delle norme regionali a quelle nazionali, semplificazione delle procedure, quadro uniforme nella disciplina dei titoli abilitativi edilizi, sono gli obiettivi principali di una proposta di legge che ho presentato, sottoscritta anche da colleghi Amati, Borraccino, Cera, Pellegrino, Vizzino, Zinni.
Un provvedimento di sicuro interesse per cittadini e operatori economici, soprattutto del settore della edilizia, e per le pubbliche amministrazioni locali.
Il disegno di legge propone l’adeguamento della normativa regionale a quella nazionale in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e di agibilità degli edifici.
Il recente decreto legislativo n. 222 del 25 novembre 2016, infatti, ha apportato modifiche al Testo Unico per Edilizia (TUE). In particolare, ha eliminato dall’elenco dei titoli che abilitano agli interventi edilizi la DIA (dichiarazione di inizio attività) e ha ampliato, in modo deciso, il ricorso al procedimento di SCIA, che si affianca così a quelli del permesso di costruire e della comunicazione di inizio lavori. In materia di agibilità, al posto del certificato rilasciato dallo sportello unico per l’edilizia (SUE), il d.lgs. n. 222/2016 ha previsto che le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti, la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità siano ora attestate dal titolare del permesso di costruire mediante una specifica segnalazione certificata.
La proposta di legge regionale presentata interviene su quattro fonti:
– abroga la legge regionale 8 aprile 2014, n. 12 che già aveva introdotto, in un’ottica di semplificazione, procedure alternative al rilascio del certificato di agibilità, ora, appunto, non più previsto dalla normativa nazionale;
– in attuazione della normativa statale, disciplina le modalità di effettuazione dei controlli da parte dei Comuni sulle segnalazioni certificate presentate ai fini dell’agibilità, stabilendo, in particolare, che i Comuni, qualora le loro risorse organizzative non consentano controlli sistematici, debbano procedere alla verifica a campione di almeno il 30 per cento delle segnalazioni certificate di agibilità, individuate con sorteggio;
– allo scopo di semplificare l’azione amministrativa nel settore dell’edilizia e gli adempimenti degli interessati, dispone che la Giunta regionale approvi la nuova modulistica unificata e semplificata per i procedimenti relativi ai titoli abilitativi edilizi (scia, permesso di costruire, comunicazioni di inizio lavori) alla luce delle recenti modifiche apportate al TUE;
– modifica la legge regionale n. 14/2009 (c.d. Piano Casa), eliminando il riferimento alla dichiarazione di inizio attività (DIA) e indicando la SCIA, in alternativa al permesso di costruire, quale procedimento attraverso cui realizzare gli interventi di ampliamento o di demolizione e ricostruzione cui conseguono le premialità volumetriche previste dalla stessa legge.
La proposta di legge regionale presentata si rende necessaria, dunque, al fine di adeguare la normativa regionale al mutato quadro legislativo nazionale e di dare certezza a cittadini, operatori, pubbliche amministrazioni.
Mi auguro che sulla proposta possa registrarsi il più ampio consenso dei gruppi consiliari in modo da pervenire alla sua approvazione in tempi celeri.