PUGLIA, BILANCIO PREVISIONE 2017, APPROVATI DAL CONSIGLIO REGIONALE DUE ARTICOLI SU ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E SU SINERGIE TRA MURGIA E MATERA 2019.

Approvati dal Consiglio regionale della Puglia, nell’ambito della manovra finanziaria 2017, due articoli, da me presentati, che si muovono nella direzione di rafforzare il legame territoriale, identitario, storico, culturale, economico e di prospettiva tra la Puglia e la Basilicata.
Due gli obiettivi di riferimento: una ritrovata attenzione all’area murgiana e l’appuntamento di Matera 2019, Capitale Europea della Cultura, come occasione per l’impostazione di una linea strategica di sviluppo dell’intero territorio murgiano.

Nel primo caso, ci si propone di promuovere le attività di valorizzazione di beni del patrimonio di archeologia e architettura industriale che non ricadono nelle competenze statali, compresi i siti destinati all’attività estrattiva di bauxite. In questo modo viene data finalmente attuazione alla legge regionale 27 gennaio 2015, n. 1 (“Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale”), assicurandole per la prima volta, a due anni dalla sua entrata in vigore, una dotazione finanziaria iniziale, pari, per l’esercizio 2017, a 150 mila euro. Il medesimo stanziamento è stato assegnato per il 2018 e il 2019.
La disposizione approvata individua come ambito prioritario e sperimentale di intervento – proprio in vista dell’appuntamento di Matera 2019, Capitale Europea della Cultura – il patrimonio di archeologia e architettura industriale e rurale non più utilizzato per i processi produttivi peculiari nei territori pugliesi della Murgia limitrofi a quello della Città lucana. Si tratta, com’è noto, di un territorio caratterizzato da una lunga storia produttiva nei settori agricolo, zootecnico, artigianale, della lavorazione della pietra e della filiera della panificazione e dalla presenza di manufatti, fabbriche, forni antichi, macchine, attrezzature, masserie, jazzi ecc.
La misura sostiene, da una parte, iniziative di studio, ricognizione, censimento e catalogazione, divulgazione didattica dei beni (anche attraverso l’organizzazione di laboratori) e, dall’altro, attività di comunicazione e di promozione turistico–culturale degli stessi beni, anche attraverso la realizzazione di percorsi tematici (museo diffuso) e azioni innovative di valorizzazione e conoscenza.

La seconda proposta accolta punta a promuovere – con il coinvolgimento di soggetti operanti nei settori della cultura, del turismo e dello spettacolo – i territori pugliesi limitrofi a quello di Matera in vista del 2019, anno in cui, insieme a Plovdiv, la città lucana sarà Capitale Europea della Cultura. Grazie allo stanziamento iniziale previsto dalla norma (150.000 euro già assegnati per il 2017, e altrettanti previsti per i due anni successivi), potranno essere avviate e sviluppate azioni e progettualità di carattere innovativo, anche mediante l’uso dei più avanzati strumenti tecnologici di produzione e condivisione di contenuti, che mirano a definire il posizionamento strategico in termini identitari, di immagine e di attrattività di quelle aree delle province di Bari e Taranto confinanti con Matera.

È scontato sottolineare che in relazione a quell’importante appuntamento del 2019, la Puglia, come ha più volte ribadito lo stesso Presidente Emiliano, è chiamata a svolgere un ruolo chiave, sia per le comuni radici identitarie e culturali, sia sotto il profilo delle reti infrastrutturali che la collegano alla città lucana, alcune delle quali sono attualmente interessate da un processo di potenziamento (aeroporto di Bari – Palese, ammodernamento e raddoppio della S.S. 96 e delle Ferrovie Appulo-Lucane, ecc.). La rilevante esposizione della città lucana all’attenzione dell’opinione pubblica e dei media, nazionali ed internazionali, rappresenta una straordinaria occasione per realizzare sinergie strategiche tra Matera e le aree pugliesi limitrofe (Murgia Barese e Tarantina).

Sono molto soddisfatto, anche perché entrambi gli articoli sono stati approvati con un ampio e trasversale consenso. Ricordo, infine, come questi interventi, sin dalla loro proposta, hanno già generato l’interesse e l’apprezzamento da parte delle comunità dei territori confinanti con Matera e da parte di figure istituzionali della stessa città lucana.