SE CONTINUA QUESTO MARE IL BASTIMENTO AFFONDA. #BASTACAZZATE

Fermarsi un attimo. Guardare i propri cari. Respirare l’aria di questo bel mattino. Pensare ai fondamenti della democrazia. Rileggersi Calamandrei [http://www.calamandrei-vc.it/web/index.php…].
E andare a lavorare.
A svolgere il proprio ruolo e dovere. Ciascuno il suo. Con umiltà, pazienza, impegno. Giorno dopo giorno.
Quello degli Italiani è stato non solo un NO a una riforma pasticciata e pericolosa, ma soprattutto un NO alle cazzate, a partire da quelle commesse da Renzi in questi tre anni. Ed è indirizzato a tutti, anche a tutti quei personaggi che, a tutti i livelli, tristemente, si affannano a far proprio questo moto di popolo (da Grillo – che ora non vuole più modificare l’Italicum, l’indegna legge elettorale – a Salvini, da Forza Italia alla Sinistra) e che si illudono di guadagnare così consensi.

A TUTTI, gli Italiani hanno detto un chiaro #BastaCazzate, altro che #bastaunsi.
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“La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. È un po’ una malattia dei giovani l’indifferentismo.
«La politica è una brutta cosa. Che me n’importa della politica?». Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: «Ma siamo in pericolo?» E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda». Quello dice: «Che me ne importa? Unn’è mica mio!». Questo è l’indifferentismo alla politica.”