È diverso dagli altri referendum, questo.
A differenza di quelli abrogativi a cui abbiamo preso parte in questi decenni, non richiede che vada a votare la maggioranza degli elettori. Il risultato sarà comunque valido anche se a votare ci vanno pochissimi, anche uno solo.
Richiede la nostra partecipazione e il nostro voto. Domani, non voglio sentire il rimpianto di non aver espresso la mia sulla nostra Costituzione. Per giunta, su una riforma che ha trattato la nostra Costituzione, la “Casa di Tutti”, come “cosa di pochi”.
P.S.: il mio fidato sondaggista, il mio piccolo Michele, attribuisce la vittoria al No. Questa volta, però, non sono affatto sicuro delle sue previsioni.