Per non ritrovarci domani, come città, a piangere per l’ennesima occasione persa.

Davvero non capisco il sindaco. Credo utilmente, mi sono permesso di ricordargli che i finanziamenti di cui il progetto di musealizzazione dell’Uomo Arcaico ha beneficiato con la precedente amministrazione Stacca devono essere concretamente spesi e rendicontati entro fine anno, tra poco più di un mese. Entro lo stesso termine per tutti gli interventi finanziati è necessario produrre collaudo e certificazione di regolare esecuzione. Entro il 31 marzo 2017 i tre poli della rete devono essere aperti al pubblico, dopo aver dunque risolto i problemi in ordine alla gestione (se per il Museo Nazionale la questione non si pone e per il centro visite di Lamalunga il problema sembra risolto con una soluzione a tempo, per il Palazzo Baldassarre non ho letto alcun atto comunale).
Ecco, piuttosto che reagire in maniera, come al solito, scomposta e nervosa, basterebbe che il sindaco risponda, non a me, mostrando atti… collaudi, certificazioni, quietanze di pagamento, atti comunali di affidamento della gestione, ecc..
Sono impegnato da settimane in una ricognizione a livello regionale in ordine alle progettualità presentate per finanziamenti dalla precedente amministrazione. E il sindaco sa benissimo, ad esempio, di alcuni risultati, come il possibile finanziamento che la Regione riuscirà ad assicurare per la palestra della scuola Padre Pio, del rifinanziamento dei centri comunali di raccolta dei rifiuti differenziati, del recupero di somme giacenti da tempo per i buoni servizio per l’infanzia, della sistemazione del canale Jesce. Come pure diverse sono state le sollecitazioni a cogliere nuove opportunità quali, ad esempio, l’avviso per progetti di affinamento delle acque reflue del depuratore da destinare ad uso irriguo o il bando per la valorizzazione di attrattori culturali da destinare a cinema o teatri.
Sempre con grande fatica, cercando di superare sordità e ritardi del Comune.
Quindi, non c’è motivo per adombrarsi. Il sindaco risponda con gli atti compiuti, non con un post su Facebook, né con una semplice inaugurazione (anche l’Info-Point di via Treviso e il Laboratorio Port’Alba, se è per questo, sono stati inaugurati anni fa e sappiamo tutti in che stato sono). Non solo io, ma l’intera città sarà felice di apprendere che, pur all’ultimo giorno utile, tutto sarà pronto e che il milione e mezzo di finanziamento è salvo.
Dovere mio era avvisare, per non ritrovarci domani, come città, a piangere per l’ennesima occasione persa.

P.S.: anche sul piano di rigenerazione del centro storico, il mio lavoro di ricognizione è quasi ultimato. Ma al sindaco, temo, non farà piacere leggere le conclusioni, in particolare su quanto non è stato fatto dal Comune.