MUSEALIZZAZIONE UOMO DI ALTAMURA. COMUNE RISCHIA DI PERDERE FONDI PER 1 MILIONE E MEZZO

I finanziamenti relativi alla “musealizzazione” dell’Uomo di Altamura (Palazzo Baldassarre, Museo archeologico e sito di Lamalunga), per la fruizione virtuale dell’importante reperto archeologico in tre siti, rischiano di andare perduti come si evince dall’ultima comunicazione, risalente allo scorso 30 settembre, del Dipartimento Turismo, Cultura e Valorizzazione territoriale della Regione Puglia indirizzata al Comune. Per queste opere Altamura è beneficiaria di un contributo di 1 milione e 466 mila euro ma l’intervento di completamento dello storico edificio e di musealizzazione dei tre siti “deve risultare funzionante, completato e in uso – è scritto nella missiva – al 31 marzo 2017 pena la revoca del contributo regionale riconosciuto”. Questo significa che entro il 31 dicembre di quest’anno devono essere terminati e collaudati i lavori, con i relativi pagamenti, e al massimo entro il 31 marzo dell’anno prossimo deve essere garantita l’apertura al pubblico delle rete museale, dopo aver definito le modalità di gestione, in particolare di Palazzo Baldassarre.
Se tali tempi non dovessero essere rispettati, il Comune, oltre a non percepire la quota residua di finanziamento, si troverebbe nella condizione di dover restituire quanto ha già percepito.
Relativamente alla spesa, sottolinea il Dipartimento, “saranno ritenute ammissibili a valere sul finanziamento regionale, tutte le spese pagate e quietanzate entro il 31 dicembre 2016”. Eventuali altre spese sostenute oltre quella data “saranno a totale carico del Soggetto beneficiario”, cioè del Comune. L’ufficio regionale ha chiesto un crono-programma dettagliato, con le date presumibili di completamento e di entrata in funzione, entro e non oltre il 5 ottobre 2016. Ma a quest’ultima richiesta, ed entro la data indicata come termine ultimo, non c’è stato riscontro da parte del Comune.
È necessario ricordare che l’ente locale, per i ritardi accumulati, ha già rischiato di vedere revocato il finanziamento perché gli interventi andavano rendicontati entro il 31 dicembre 2015, in quanto rientravano nella vecchia programmazione del Programma Operativo Fesr 2007-2013, ma grazie all’intervento della Regione i fondi sono stati salvati, garantendone la copertura con le risorse del Piano di Azione e Coesione (PAC).
Ora Altamura corre di nuovo questo rischio, che va assolutamente scongiurato. L’amministrazione comunale si attivi con rapidità e decisione.