LOTTA A EPATITE C. LE INIZIATIVE IN REGIONE. 10 MLN PER NUOVI FARMACI.

Il virus dell’Epatite C (HCV) è una malattia che presenta aspetti endemici in tutta la regione ma che si può combattere in modo decisivo anche grazie all’introduzione e all’utilizzo dei nuovi farmaci, purtroppo ancora molto costosi.
Stamattina con i colleghi degli altri gruppi di maggioranza in Consiglio regionale abbiamo illustrato un’iniziativa, che si è tradotta in un documento già approvato all’unanimità dalla Commissione consiliare “Sanità”, finalizzata a estendere il novero dei pazienti, colpiti da questa patologia, ammessi a fruire di questo trattamento.
Nella regione è stimata, al 1° gennaio 2015, una popolazione di circa 23 mila persone affette da una infezione cronica di virus epatite C (HCV), delle quali 5000, interessate da uno stato avanzato della malattia, risultano essere state già avviate al trattamento eradicante secondo i criteri dell’Agenzia italiana del farmaco. Ma ce ne sono altre 5000 candidabili a quel tipo di cura e 8000 che risultano essere affette da positività all’HCV. Queste ultime, non rientrando nei criteri di arruolamento Aifa in quanto in stadio FI – F2, non potrebbero beneficiare del trattamento.
Durante la presentazione ho sottolineato che alla iniziativa della maggioranza è seguito già un riscontro oggettivo del governo regionale: una proposta di legge (il ddl numero 200) che propone una variazione al bilancio di previsione dell’esercizio 2016 per una somma complessiva di 50 milioni di euro di cui 10 destinati appunto a sostenere gli acquisiti di farmaci innovativi e, in particolare, l’acquisto dei farmaci per la cura dell’epatite C, per la quota non garantita dal finanziamento nazionale. Uno stanziamento necessario anche per far fronte alla maggiore richiesta di cura dei pazienti affetti da epatite C, per ridurre le liste d’attesa per la somministrazione del farmaco e per scongiurare eventuali ricorsi a farmaci non registrati o provenienti dall’estero a causa del loro costo molto elevato.
Questo tipo di scelta, oltre che necessaria per la salute di migliaia di pugliesi, può trasformarsi, nel medio termine, in un risparmio per il sistema sanitario regionale, se si tiene conto dei costi necessari a combattere lo stato di cronicità e le gravi complicanze dell’infezione quali cirrosi e tumori del fegato.
Il documento presentato oggi costituirà l’ossatura di una mozione con cui si chiede al Governo regionale “di istituire, presso l’Ares, un registro regionale per la Epatite C; di allargare il trattamento eradicante a tutti i cittadini pugliesi che ne sono affetti, andando oltre le prescrizioni fissate dall’AIFA, considerando tale scelta come un investimento per la salute; di prevedere specifiche modalità di finanziamento e di ammortamento pluriennale, al fine di evitare di aggravare il conto economico delle ASL e dell’intero comparto sanitario regionale”.