Ai cambiamenti in peggio abbiamo il dovere di dire e votare NO.

Oggi avete tutto il tempo; la voglia, non so. Ci tocca, però, se vogliamo arrivare al voto con un minimo di consapevolezza.
Nel link che riporto in basso, trovate il testo della Costituzione, più precisamente trovate accostati il testo attuale degli articoli modificati e quello risultante dalla riforma.
Nel referendum del 4 dicembre, il Sì significa approvare la riforma, il No bocciarla.
Poiché vi voglio bene, vi risparmio i testi allucinanti e allucinati delle disposizioni transitorie (non disponibili nel link).
Non potete evitare, però, gli articoli centrali della riforma: l’art. 70 sul finto superamento del bicameralismo e l’art. 117 sul finto ridimensionamento delle regioni e sul millantato superamento dei problemi del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni.
Norme illeggibili, contraddittorie e destinate a creare problemi e incertezze, più di quanti ne dovrebbero risolvere (a dire dei sostenitori della riforma). Comunque, norme del tutto incongrue rispetto ad un contesto come la Costituzione.
Due sono le ragioni di un testo confuso e incomprensibile come questo: o confuse e incomprensibili erano le idee tradotte nel testo; oppure il testo è volutamente destinato a rendere confuso e incomprensibile ai più il disegno di fondo di questa riforma.
In ogni caso, chi pensa male, scrive male.
Ed ai cambiamenti in peggio abbiamo il dovere di dire e votare NO.
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Da qui, il testo della riforma costituzionale:
http://www.eticapa.it/…/dibattito-sulla-riforma-costituzio…/