Voto No, certo, ma a modo mio, con le mie ragioni.

Dopo tre anni di pieno e ininterrotto potere al massimo livello, il presidente del consiglio si presenta ancora una volta al voto con il solito argomento. Questa volta è il referendum sulla nostra Costituzione il “bivio tra passato e futuro”.
La retorica di cui è stato infarcito il dibattito sulla riforma costituzionale, lontano dal merito delle questioni e delle conseguenze, alimenta la suggestione per cui il referendum segnerà la fine del “passato” a favore della definitiva affermazione del futuro, del “nuovo”. Con inevitabile e buona presa, temo, su una parte dell’elettorato.
Se questa fosse davvero l’alternativa tra cui ci tocca scegliere staremmo messi male. Un”immagine senza speranza. Mi ostino a credere che non sia così e sia solo una rappresentazione strumentale che semplifica ad arte la realtà così da indurre a credere che per il cambiamento e il progresso siano sufficienti volti nuovi e anagraficamente più freschi.
In questa lotta a “chi è più nuovo”, che coinvolge le due maggiori forze politiche del Paese, non mi ritrovo e non mi riconosco.
Resto fedele all’idea di fondo che ispira ogni sforzo o tentativo di “progresso”: l’idea dei legami, della necessità di rinsaldare le generazioni, l’idea che progresso ci può essere solo se aggiungiamo conoscenza a conoscenza, esperienza a esperienza, dai padri ai figli.
In un’epoca di rottamatori, pseudorivoluzionari, demolitori, sfasciatori di professione, mi persuade, anzi mi ossessiona, da sempre, l’idea della continuità, dei passi che si susseguono, della teoria (intesa come il tentativo di mettere una dietro l’altra l’idee), della path dependence, della dipendenza dal percorso.
Non si cresce, come comunità, e non creiamo nulla di autenticamente nuovo o altro se, come primo atto, ci preoccupiamo semplicemente di demolire il patrimonio preesistente. Da qui, invece, con umiltà, bisogna partire, per proseguire lungo il sentiero dei nostri Padri ed essere pronti, ad un certo momento, a consegnare ad altri, appunto, il testimone.

Voto No, certo, ma a modo mio, con le mie ragioni.