Ormai all’insostenibilità (in termini di dolore, devastazione) dei terremoti si accompagna, con inesorabile puntualità, l’imbecillità delle loro teorie (come se fossero un’invenzione della modernità e della tecnica). “Teorie”, purtroppo, che oscurano gli sforzi di quanti cercano di lavorare, su basi serie e scientifiche, sulla mitigazione delle loro conseguenze e sulla loro eventuale prevedibilità.