Assieme ai colleghi Fabiano Amati (primo firmatario), Sabino Zinni, Francesco Ventola e Paolo Campo, ho sottoscritto la presentazione di una proposta di legge che proroga al 31 dicembre 2017 il termine di applicazione degli interventi previsti dalla legge n. 14 del 30 luglio 2009 (“Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”).
Si tratta, ricordo, di due misure introdotte in via temporanea e straordinaria e oggetto di successive proroghe, l’ultima, appunto, sino al 31 dicembre 2016. Prevedono premi volumetrici pari al 20 % della volumetria esistente (comunque per non oltre 300 metri cubi) nel caso di ampliamenti e del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione, a condizione che gli interventi siano realizzati secondo precisi criteri di edilizia sostenibile.
Con la proposta di legge si intende prorogare al 31 dicembre 2017 il termine entro cui è consentita la presentazione di istanze per conseguire il titolo che abilita alla realizzazione dell’intervento edilizio.
Si tratta di misure che hanno ottenuto in questi anni il favore dei piccoli proprietari immobiliari e delle imprese, soprattutto di piccole dimensioni, operanti nel settore edilizio. Positive sono state sinora le ricadute in termini occupazionali ed economici.
In attesa di un riordino della normativa regionale in materia, da più parti auspicato, la proroga di tali misure appare necessaria per continuare ad assicurare sostegno ad un importante comparto economico come quello legato all’edilizia, in una fase particolarmente difficile e lunga, e risulta coerente con l’idea che tale sostegno possa passare dalla difesa di un bene comune e prezioso come il suolo, quindi senza consumarne ulteriori porzioni, e dalla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente con interventi che ne migliorano la qualità architettonica, la sostenibilità ambientale, l’efficienza sul piano dei consumi (energia, acqua, gas).