BUONI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA. STRINGERE I TEMPI PER IL NUOVO AVVISO. IN RITARDO E IN DIFFICOLTÀ DIVERSI AMBITI TERRITORIALI, TRA CUI QUELLO DI ALTAMURA-GRAVINA-SANTERAMO-POGGIORSINI.

I Buoni per servizi per la prima infanzia, misura contemplata tra gli interventi per la conciliazione vita-lavoro dalla programmazione regionale in campo sociale, rappresentano una misura utile e molto apprezzata, che serve a sostenere famiglie in difficoltà (senza reddito e con redditi bassi, sulla base dei dati dell’Isee) consentendo loro di fruire, con copertura quasi integrale da parte della Regione, dei servizi per la prima infanzia (asili nido, sezioni primavera, micronido, centri ludici e servizi innovativi e sperimentali per la prima infanzia) offerti da strutture iscritte nel Catalogo telematico e convenzionate con gli Ambiti territoriali. È significativo, in tal senso, il dato dello scorso anno: nonostante le ristrettezze finanziarie, la Regione è riuscita ad assicurare copertura finanziaria a ben oltre il 50% delle oltre ventimila istanze presentate dalle famiglie pugliesi.
Con il pieno rispetto delle prerogative e del proficuo lavoro sinora svolto dall’assessorato e dalle strutture regionali impegnate, mi permetto di chiedere un ulteriore particolare sforzo alle strutture regionali, proprio alla luce dell’interesse e dell’adesione mostrati dai pugliesi a tale misura. In questa fase di avvio del nuovo anno scolastico, è necessario chiudere le procedure amministrative in corso finalizzate alla pubblicazione del nuovo avviso. Ho già avuto modo di apprendere, grazie alla preziosa disponibilità dei responsabili delle strutture regionali, che gli atti amministrativi sono pronti e attendono solo di ottenere il necessario via libera sotto il profilo contabile. Chiedo, dunque, che si stringano i tempi per l’emissione del nuovo avviso.
Devo peraltro rilevare difficoltà e ritardi in alcuni Ambiti territoriali, ad esempio in quello di Altamura-Gravina-Santeramo-Poggiorsini, sia per quanto riguarda le verifiche finali delle rendicontazioni delle strutture convenzionate che hanno già erogato i servizi e che quindi attendono le risorse già messe a disposizione dalla Regione, sia per quanto riguarda gli adempimenti necessari per la concreta fruizione delle risorse straordinarie messe a disposizione dalla Regione a maggio scorso (per l’Ambito di Altamura oltre 362.000 euro per tale misura), sia per quanto riguarda gli adempimenti preliminari necessari per consentire alle famiglie e alle strutture di accedere alle risorse del nuovo e imminente avviso regionale destinato per i servizi del nuovo anno scolastico.
I ritardi degli Ambiti penalizzano pesantemente le famiglie e le strutture del corrispondente territorio di competenza perché la procedura per il riconoscimento dei Buoni è “a sportello”, cioè segue un ordine cronologico sino ad esaurimento delle risorse e quindi mette inevitabilmente fuori gioco le famiglie e le strutture per le quali gli Ambiti non hanno concluso le procedure preliminari.
Invito pertanto le strutture dell’Assessorato regionale a mettere in campo iniziative di sollecitazione nei confronti degli ambiti in ritardo. In tale condizione si trova quello di Altamura Gravina-Santeramo-Poggiorsini che sconta da tempo difficoltà organizzative, un personale a ranghi ridotti e, da qualche settimana, anche la cessazione dell’assistenza tecnica che veniva prestata da un soggetto esterno individuato dal medesimo ambito. Difficoltà a cui purtroppo le amministrazioni comunali locali non hanno sinora posto rimedio predisponendo un’ottimale organizzazione dell’ufficio di piano.
In proposito, ricordo che, già da tempo, la Regione ha previsto risorse espressamente destinate ad aumentare la dotazione di personale degli uffici di piano e ha altresì impegnato uno staff regionale ad assicurare adeguato supporto e assistenza tecnica nelle predisposizioni di atti e procedure a beneficio degli uffici di piano in difficoltà che ne facciano semplice richiesta.
Invito, pertanto, l’Ambito territoriale sociale di Altamura Gravina-Santeramo-Poggiorsini e soprattutto il Comune di Altamura, ente capofila, a scongiurare il grave rischio che alcune centinaia di famiglie del territorio senza reddito o a basso reddito possano vedersi preclusa la possibilità di accedere alle nuove risorse che a breve verranno messe a disposizione dalla Regione con la pubblicazione del nuovo avviso.
ENZO COLONNA