L’amministrazione comunale candida Altamura per la designazione di Capitale Italiana della Cultura 2018. Fra un anno e mezzo, cioè.
Se questo significa che, nel prossimo anno e mezzo (facciamo finta che un intero anno di amministrazione, quello trascorso, non sia andato perso), il sindaco Forte e i suoi hanno in programma di realizzare, tra le altre cose, un piano strategico per la cultura e il turismo come hanno fatto da diversi anni altre città italiane candidate per la medesima designazione; un parcheggio pubblico; un’area attrezzata per i camper; bagni pubblici minimamente decenti; garantire sicurezza e decoro per il centro storico; liberare il centro storico dalle auto assicurando posti auto riservati per residenti e operatori del centro nella zona estramurale; liberare la città dai cassonetti dando avvio al nuovo servizio di raccolta rifiuti; sistemare le strade cittadine; riempire di vita, attività e contenuti il Laboratorio Giovanile Port’Alba, l’infopoint di via Treviso, l’ex Palazzo Acquedotto, il complesso dell’ex Monastero del Soccorso, quello di Santa Croce; assicurare tutela e fruizione del sito delle orme dei dinosauri; un grande e bel parco urbano (area per lo svago e il riposo dei turisti del 2018, se proprio non vogliamo pensare agli altamurani)…
beh, sono contento e disposto a dare una mano.
Da dove cominciamo, Sindaco?
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Ecco come un’altra cittadina (Settimo Torinese) candidata alla designazione di Capitale Italiana della Cultura 2018 si è preparata all’appuntamento (ringrazio Antonio Ant Cornacchia per la segnalazione del pezzo):