ENNESIMO CONSIGLIO DISERTATO DAI GRUPPI DI MAGGIORANZA. ALTAMURA SENZA GOVERNO. NULLA DI NUOVO. IL NULLA, DA ANNI. A NOI, IL DOVERE DELL’ALTERNATIVA AL DECLINO.

Quanto avvenuto ieri (il consiglio comunale andato deserto ieri per l'assenza di tutta la maggioranza), purtroppo, non ha nulla di clamoroso e sorprendente.

Nulla di nuovo, infatti, i punti in discussione che erano gli stessi da mesi, anni.

Nulla di nuovo l'assenza della maggioranza, l'abbandono dell'aula del sindaco, la presenza in aula dei consiglieri di minoranza a cercare di fare il proprio dovere, lo scioglimento del consiglio per mancanza del numero legale.

Nulla di nuovo l'impossibilità di esaminare e discutere argomenti all'ordine del giorno in alcuni casi da 4 anni. Faccio qualche esempio: una nostra proposta in materia di rifiuti che sollecita, con una serie di indirizzi, l’adozione nel nostro comune della strategia Rifiuti Zero e il passaggio alla nuova gestione del servizio, attende di essere discussa da due anni; una nostra proposta in merito all’organizzazione e assetto del nuovo ospedale da tre anni; una proposta per il sostegno a Matera Capitale della Cultura 2019 da quasi due anni; una proposta per la costituzione di parte civile del Comune nel processo Murgia Avvelenata da quattro anni [v. qui i punti all’ordine del giorno].

Nulla di nuovo, dunque. È il solito copione da anni, con una maggioranza indifferente e immobile. Una maggioranza (composta – è bene ricordarlo, perché le responsabilità sono di tutti e non solo del sindaco – da Forza Italia, Rinnovamento Altamura, Ncd, Movimento Schittulli e poi singoli consiglieri riconducibili a gruppi dai nomi cangianti) impegnata solo ad occupare poltrone, gestire potere e portare a termine un mandato senza storia, senza contenuto, senza governo.

Nessuna novità, dunque, si è semplicemente riproposto il medesimo andazzo degli ultimi anni che abbiamo più volte denunciato pubblicamente e che – in particolare insieme a Rosa Melodia e Lello Rella – abbiamo cercato di contrastare con tutti gli strumenti a disposizione dei consiglieri di minoranza (interpellanze, mozioni, richieste di convocazione del consiglio, segnalazioni al prefetto, ecc.).

In questi anni, il consiglio è stato chiamato a ratificare quasi esclusivamente i bilanci consuntivi e di previsione (gli atti indispensabili per evitare lo scioglimento del consiglio). Di altro non è stato (e non è) possibile occuparsi. Il resto è lasciato lì, in abbandono, determinando la paralisi di alcuni settori amministrativi, danni alla città e alle casse comunali e rischi di contenziosi milionari.

Solo per fare alcuni esempi, i più eclatanti:

  • farmacia comunale (il Comune rischia di vedere azzerato il valore della sua quota societaria);
  • regolamento sull’imposta di affissione e pubblicità e piano sugli impianti pubblicitari (la mancata adozione di questi atti determina mancati introiti per circa 600mila euro all'anno nelle casse comunali!);
  • nuovo servizio rifiuti (siamo in sostanziale proroga da oltre tre anni, dalla scadenza del contratto, con prosecuzione di un servizio svolto con i vecchi mezzi e con la vecchia organizzazione, con i modesti risultati di raccolta differenziata e con i soliti costosi contenziosi);
  • il PIRP è stato dichiarato “morto” dal sindaco e la “rivoluzione” promessa – dissero una volta “un sogno” (si era in campagna elettorale) – per i quartieri San Pasquale e Trentacapilli/Lama di Cervo è miseramente riposta nei cassetti, con perdita di 4 milioni di fondi messi a disposizione dalla regione e con il serio rischio di un contenzioso milionario con le imprese;
  • legata a questa vicenda, la situazione infrastrutturale del quartiere Trentacapilli/Lama di Cervo che attende da molti anni, dopo mille promesse e annunci, la realizzazione di un nuovo plesso scolastico (per un moderno istituto comprensivo… materna, elementare e medie), la sistemazione viaria interna al quartiere, la messa in sicurezza e sistemazione definitiva dei tre accessi viari (dalla statale 99 per Matera, sottopasso di via Pietro Colletta, incrocio tra statale 96 e via Selva);
  • provvedimenti urbanistici lasciati in sospeso con rischi di contenziosi o cementificazioni (ad esempio, le questioni dell’area archeologica di via Vecchia Buoncammino e di quella indicata come Parco degli Ulivi in via IV Novembre);
  • un’area mercatale attrezzata (dieci anni, solo annunci e conferenze stampa… atti zero);
  • le condizioni del Centro Storico che soffre un'insostenibile situazione di insicurezza, pessima vivibilità e degrado.

Queste e altre, tutte questioni delicate, mai affrontate o solo pasticciate, che saranno consegnate ai futuri amministratori tra un paio di mesi.

È finita, comunque.

Guardiamo avanti! Ora serve una nuova stagione politica e amministrativa. Un chiaro programma di cambiamento e una nuova squadra di amministratori: motivati, competenti, coraggiosi e determinati. Spero che, con le imminenti elezioni, non sia mortificata questa speranza, vale a dire l'occasione e il dovere di offrire alla Città un’amministrazione con questo profilo. In altri termini, una vera Alternativa al declino.

Altamura, 24 marzo 2015

ENZO COLONNA

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