Avete presente la storia raccontata in questi mesi dal Palazzo? Questa
volta, si cambia, raccontavano: affidiamo il servizio di raccolta dei
rifiuti all’Amiu, società pubblica barese dopo aver rilevato una quota.
La rivoluzione, propalava qualcuno.
Beh, hanno scherzato. Sì, come avvenuto in tantissime altre occasioni, come tante altre bufale fatte circolare
in questi anni, era solo un diversivo, per allocchi e mistificatori. La
sostanza è che, a due anni dalla scadenza del contratto decennale con
la Tradeco (febbraio 2012), arretrato e insostenibile da punto di vista
ambientale ed economico (i cui costi si scaricano sui cittadini), dopo
che sul tema si è consumato di tutto (davvero di tutto!), siamo al punto
di partenza:
1) il Comune non ha aderito all’Unione dell’Alta Murgia;
2) il sindaco, quindi, ha avuto modo di muoversi e decidere in completa
solitudine, senza rotture di consigli e consiglieri comunali tra i piedi
e "robe" come controllo, pubblicità, trasparenza;
3) zitti zitti… i
sindaci dell’Aro Ba4 hanno deciso – questa la notizia che circola con
insistenza da qualche giorno – che si procederà ad affidare ad un
privato il servizio rifiuti dei 7 comuni con la solita gara d’appalto.
Ecco spiegata tanta resistenza a discutere del tema in consiglio
comunale, come andavamo sollecitando da mesi [leggi qui la nostra ultima richiesta]. Non bisognava disturbare i
manovratori. Niente società pubblica, niente società mista. Il resto di
niente è la solita storia, come da quasi trent’anni a questa parte.
Ci potevano risparmiare le comiche di questi mesi, però.
Altamura, 18 gennaio 2014.
ENZO COLONNA (Movimento cittadino Aria Fresca)