TARES AD ALTAMURA: LIMITIAMO I DANNI

Prosegue, nel consiglio comunale di
questa sera, l’esame degli emendamenti proposti dalle minoranze ai
provvedimenti sulla Tares (regolamento, piano economico del servizio rifiuti,
determinazione delle tariffe) proposti dall’amministrazione e dalla
maggioranza
[nella seguente pagina cifre e percentuali delle tariffe proposte: SERVIZIO RIFIUTI E TARES: ECCO LE CONSEGUENZE DELLE NON-DECISIONI, DELL’ASSENZA DI UN GOVERNO]. Il tentativo che stiamo perseguendo è quello di limitare le
conseguenze negative dell’applicazione della Tares sull’economia delle famiglie
e delle imprese altamurane
.

Sia chiaro, lo ripeto ancora: non
possiamo intervenire sulla causa di difficoltà e aggravi di costi che è
rappresentata dal mancato (e ancora necessario) cambio di prospettiva in
materia di rifiuti: riduzione dei rifiuti, riutilizzo, recupero, differenziata,
sistema premiale per chi riduce i rifiuti e per chi riutilizza, recupera,
differenzia.

La Tares impone infatti di coprire
integralmente il costo del servizio (stimato dall’amministrazione in oltre
11milioni di euro per il 2013) con le tariffe versate dai contribuenti. Se
avessimo una diversa organizzazione del servizio (si sarebbe dovuta avviare 20
mesi fa, alla scadenza del contratto decennale con la Tradeco), la tariffa
sarebbe calcolata individualmente in rapporto alla produzione effettiva dei rifiuti
e ridotta in rapporto alla quantità di rifiuti differenziati.

Invece, purtroppo, continuiamo a
ragionare e operare sulla base di un servizio impostato 15 anni fa.

Con i nostri emendamenti, dunque,
affrontiamo le conseguenze delle omissioni, delle non-governo, della
non-politica di questi anni, cercando di contenere le situazioni più
paradossali ed estreme.
Nella seduta consiliare di martedì
scorso, abbiamo trovato per la prima volta una maggioranza più attenta alle
nostre proposte: un paio di nostri emendamenti sono stati approvati
all’unanimità. Con uno abbiamo previsto che le abitazioni occupate per non più
di sei mesi all’anno da persone residenti all’estero o in altro comune italiano
potessero fruire di una riduzione della Tares del 30% (la misura massima
ammessa dalla legge). Con un altro, abbiamo cancellato la riduzione del 30%
contemplata dalla proposta per le abitazioni occupate da persone singole che
già si vedono ridurre la tariffa di circa il 30% rispetto alla vecchia Tarsu.

L’approvazione di quest’ultimo
emendamento ha consentito di liberare risorse che consentono di ridurre gli
aumenti previsti per abitazioni e utenze non domestiche di due punti
percentuali (ad es., abitazione con 3 componenti: non più il 12% come proposto,
ma il 10% di aumento; abitazione con 4 componenti: non più il 16%, ma il 14%;
abitazioni con 5 componenti non più il 29% ma il 27%… e così via anche per le
utenze non domestiche).
Se dovessero essere approvati almeno
altri due emendamenti proposti dalle minoranze (divieto di cumulo delle
riduzioni e scorporo dalla stima dei costi del servizio della somma, pari a
circa 800mila euro, che l’amministrazione vuole accantonare per i contenziosi
in atto) potremmo ridurre gli aumenti di circa 10 punti percentuali rispetto a
quelli proposti.

Guardiamo avanti!

Altamura, 24 ottobre 2013 

ENZO COLONNA