ASL Bari: al presidio ospedaliero di
Altamura si procede con un appalto di 700mila euro per una Unità (anatomia patologica)
cancellata dal riordino.
Quello degli sprechi e dell’inefficienza del
nostro sistema sanitario è un tema ricorrente, sempre di attualità, destinato a guadagnare pagine di cronaca giornalistica e spazio
nelle iniziative politiche. Torno a segnalare un caso, a mio
parere sintomatico ed eclatante, che sinora non ha visto alcuna reazione da parte
dei responsabili politici e amministrativi del sistema sanitario barese e regionale [ad esempio, v. Sanità: servizi per la salute e non sprechi].
Sino a quattro mesi fa, nel presidio
ospedaliero “Umberto I” di Altamura era attiva l’Unità Operativa di anatomia
patologica che ha svolto, in questi anni e con eccellenti professionisti, non
solo il lavoro di diagnostica, ma anche una fondamentale e molto apprezzata attività
di prevenzione (ad esempio, gli screening del cervicocarcinoma e del carcinoma
colon-retto, le prognosi mammella e colon, ecc.). L’Unità, a seguito della
riorganizzazione disposta dal direttore generale dell’Asl di Bari [deliberazione n. 1717
del 3 ottobre 2012 (clicca qui per leggere], è stata soppressa, in quanto i
relativi servizi sono stati concentrati presso l’ospedale San Paolo (e, successivamente,
anche presso l’ospedale Di Venere).
È
convinzione di tanti pazienti e utenti, però, che si sia commesso un grave errore e un danno
alla nostra Comunità, che non può essere privata di un presidio dedicato all’indispensabile opera di prevenzione.
In questi
mesi, ho altresì espresso preoccupazione e sconcerto anche per la contraddittorietà
degli atti sinora adottati dalla ASL barese. Tre mesi prima di questa decisione
(più precisamente, il 12 luglio 2012), infatti, la medesima azienda sanitaria
ha proceduto alla pubblicazione di un plurimilionario bando di gara per la
fornitura di attrezzature e arredi destinati al nuovo ospedale, la cui
realizzazione si trascina addirittura da un paio di decenni circa e ora, pare,
prossimo al completamento, tra Altamura e Gravina [v. qui]. Tale gara prevede, tra i diversi lotti, uno riservato agli “arredi ed
attrezzature del laboratorio di anatomia patologica” e comprende pure la
formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori, nonché un piano di
manutenzione [si tratta del sub-lotto “5” del lotto “B”: la sua descrizione è
disponibile a pag. 36 del modulo di offerta tecnica relativa al lotto B
reperibile nella pagina internet prima segnalata]. Solo per la fornitura di
tale lotto è previsto un costo che supera la cifra di 700mila euro [v. qui, a pag. 4 del quadro economico della gara di appalto].
Abbiamo più
volte domandato in questi mesi, senza alcun riscontro sinora: se la ASL barese
intende concentrare i servizi di anatomia patologica presso gli ospedali San
Paolo e Di Venere di Bari ha ancora ragion d’essere una spesa di questa consistenza? Che
fine faranno queste attrezzature, questi arredi? O – come auspichiamo – si
intende ripristinare l’Unità di anatomia patologica presso il nuovo ospedale?
Delle due
l’una: o si conferma, come auspichiamo, tale Unità nel nuovo ospedale o una spesa del genere risulterebbe
un gigantesco spreco di denaro pubblico e sarebbe in palese e paradossale contraddizione
con la motivazione della soppressione, vale a dire – come si legge nella
deliberazione del 3 ottobre 2012 – ragioni di “risparmio di costi”.
Ecco, su
tali questioni, ci permettiamo, ancora una volta, di sollecitare i necessari
chiarimenti e ripensamenti ai vertici del sistema sanitario barese e regionale, in particolare
all’assessore Elena Gentile, che da poche settimane ha assunto le deleghe in
materia.
termini, salvate l’Unità o fermate lo spreco!
Altamura, 7 maggio 2013
ENZO
COLONNA (Movimento
cittadino Aria Fresca)
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
Sito internet: www.enzocolonna.com