Oggi, 19
febbraio, il sindaco di Altamura, ha tenuto un incontro presso l’Assessorato
alla Salute della Regione Puglia sulla situazione del nostro ospedale e sul suo
futuro. Anche su questo importante tema, ha pensato bene di muoversi in
solitudine padronale e di non coinvolgere il consiglio comunale che, con una
sua rappresentanza, avrebbe potuto e dovuto partecipare alla riunione,
essendosi occupato più volte di tali decisive questioni.
Colgo
l’occasione, per ribadire quanto ho già avuto modo di evidenziare in più momenti,
sinora senza alcun esito o riscontro.
Dopo essere
riusciti a salvaguardare i posti di Oncologia [vedi in proposito, tra le altre,
l’iniziativa congiunta, mia e della collega Rosa Melodia, dell’estate scorsa (clicca
qui)], ritengo che i
cittadini di questo territorio non possano privarsi dell’ UTIC (unità di
terapia intensiva coronarica), dei presidi di oculistica e otorinolaringoiatra e
– viene spesso dimenticato – anche dell’Unità Operativa di anatomia patologica
che svolge non solo l’attività di diagnostica, ma anche quella fondamentale di
prevenzione (ad esempio, gli screening del cervicocarcinoma e del carcinoma
colon-retto e le prognosi mammella e colon). L’Unità, a seguito della
riorganizzazione deliberata dal direttore generale dell’Asl di Bari [la n. 1717 del 3 ottobre
2012 (clicca qui per leggere], è stata soppressa, in quanto i relativi
servizi sono stati concentrati presso l’ospedale San Paolo.
È convinzione
di tanti, però, che il territorio non può privarsi di un presidio dedicato
all’indispensabile opera di prevenzione.
Preoccupa molto,
inoltre, anche la contraddittorietà degli atti sinora adottati dalla direzione
generale della ASL barese, perché appena pochi mesi prima di questa decisione (il
12 luglio 2012) si è proceduto alla pubblicazione di un bando per la gara di
appalto per la fornitura di attrezzature e arredi destinati al nuovo ospedale
in via di completamento tra Altamura e Gravina [leggi
qui]. Tale gara prevede, tra i diversi lotti di attrezzature e arredi, uno
riservato agli “arredi ed attrezzature laboratorio di anatomia patologica” e
comprende pure la formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori,
nonché un piano di manutenzione [si tratta del sub-lotto “5” del lotto “B”: la sua
descrizione è disponibile a pag. 36 del modulo di offerta tecnica relativa al
lotto B reperibile nella pagina internet prima segnalata]. Solo per la
fornitura di tale lotto è previsto un costo che supera la cifra di 700mila euro
[leggi
qui, a pag. 4 del quadro economico della gara di appalto].
Ci domandiamo
allora: se la ASL barese intende concentrare i servizi di anatomia patologica
presso l’Ospedale San Paolo di Bari ha ancora ragion d’essere una spesa di
questa consistenza? Che fine faranno queste attrezzature, questi arredi? O –
come auspichiamo – si intende ripristinare l’Unità di anatomia patologica
presso il nuovo ospedale?
Delle due
l’una: o si conferma tale Unità nel nuovo ospedale o una spesa del genere risulterebbe
un gigantesco spreco di denaro pubblico e sarebbe in palese contraddizione con
la motivazione della soppressione, vale a dire – come si legge nella
deliberazione del 3 ottobre 2012 – ragioni di “risparmio di costi”.
Ecco, su tali
questioni, sono necessari chiarimenti, rassicurazioni e ripensamenti da parte
della direzione generale dell’ASL di Bari, dell’assessore alla salute della
Regione Puglia e del sindaco di Altamura che quelle istituzioni ha avuto modo
di incontrare ufficialmente.
Altamura, 19 febbraio 2013
ENZO COLONNA (consigliere
comunale di Altamura – Movimento Aria Fresca)
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com