E’ ORA DI RIBELLARSI. SE NON SE NE VANNO LORO, SIA LA MINORANZA AD ANDARE VIA. LIBERIAMO LA CITTA’.

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COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA AL DECLINO.

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Da mesi denunciamo lo stato di paralisi amministrativa, il
disfacimento della maggioranza al potere, l’assenza di una minima ed efficiente
forma di governo della Città. Tutto ciò sta massacrando, giorno dopo giorno,
Altamura e i suoi cittadini.
La Città è allo sbando e senza governo da mesi,
abbandonata a se stessa. Sta perdendo importanti e decisive occasioni proprio
in un momento di grande difficoltà per giovani, famiglie, imprese. Alcuni
esempi, tra i tanti:

  • Da mesi è stato annunciato un pesantissimo aumento delle
    tasse comunali
    [IMU e addizionale Irpef: leggi qui], ma la
    maggioranza al potere ha impedito sinora una discussione pubblica sul tema. Di
    conseguenza non c’è alcuna traccia del bilancio di previsione 2012
    con il
    conseguente blocco, pressoché totale, della capacità di spesa e di iniziativa
    del Comune [perse alcune importanti opportunità come, ad esempio, la possibile
    e da noi proposta candidatura per i fondi regionali destinati alla
    riqualificazione, con opere di urbanizzazione, di aree di edilizia residenziale
    pubblica: leggi qui].
  • Non c’è la benché minima idea da parte dell’amministrazione e
    della neo/assente/maggioranza riguardo alla futura collocazione territoriale,
    amministrativa e istituzionale di Altamura in vista dell’imminente soppressione
    della Provincia di Bari e la nascita della Città Metropolitana di Bari
    . Dovremmo
    stare da protagonisti (con il peso della nostra storia, della nostra economia,
    con i numeri del secondo centro dell’attuale provincia, con il nostro ricco patrimonio
    culturale e ambientale) in questi processi di trasformazione, governarli,
    altrimenti Altamura e l’Alta Murgia rischiano di essere messe ai margini. C’è
    una grande opportunità che è data, come prevede la legge, dallo statuto della
    futura Città Metropolitana che inizierà ad essere elaborato già a partire dal
    mese di ottobre [leggi
    qui
    ].
  • Non c’è la minima traccia o idea del futuro servizio di
    raccolta e smaltimento dei rifiuti
    , né di un progetto di gestione del ciclo dei
    rifiuti cittadini. Eppure si tratta della spesa più importante del bilancio comunale,
    tale da assorbire quasi un quarto delle risorse annuali a disposizione. Prima
    l’ingiustificata inerzia dell’amministrazione Stacca che – dopo aver fatto
    scadere, senza aver pronto nulla, un contratto scandaloso decennale e dopo aver
    alimentato un incredibile contenzioso che dura da mesi senza esiti e con
    ingenti spese legali – non ha predisposto nulla per il nuovo appalto rifiuti
    con i conseguenti costi enormi a carico della città. Ora il blocco, imposto ai
    comuni, di tutte le gare d’appalto deciso in maniera discutibile dal consiglio
    regionale. Tutto questo determinerà la proroga (non sappiamo per quanto tempo) dell’attuale
    gestione del servizio: con gli attuali mezzi (vecchi di oltre dieci anni
    ormai), con gli attuali risultati di raccolta differenziata (un misero 13% nei
    primi cinque mesi del 2012), con le penalità connesse a questo dato modesto
    (ecotassa regionale nella misura massima), con gli attuali costi stratosferici
    per trasporto e trattamento dei rifiuti [tra i numerosi
    documenti, segnaliamo l’ultimo: clicca qui
    ].

Senza assolutamente dimenticare che in questi anni l’amministrazione
cittadina è stata coinvolta più volte, direttamente e indirettamente, in
vicende giudiziarie ed episodi scabrosi che gettano ombre sulla condotta
amministrativa
, tanto da aver spinto, da tempo, la procura nazionale e
distrettuale antimafia ad indagare sull’inquinamento della vita politica
cittadina e le sue eventuali collusioni con ambienti criminali. Forze
investigative e magistrati impegnati sul territorio che abbiamo sentito vicini
nell’intendere il problema “illegalità” non solo come una questione di
moralità, buona politica, buona economia, ma soprattutto come necessità di non
privare questa terra di futuro civile, sociale ed economico, lasciandola a
campo di conquista di gruppi di malaffare di vario genere.

Un contesto che ci ha indotti da settimane – dinanzi
all’evidente incapacità del sindaco di prendere atto della realtà,
dell’impossibilità di garantire alla Città un minimo, necessario e affidabile
governo, rassegnando finalmente le dimissioni – a chiedere ai consiglieri di
maggioranza ancora sensibili alle sorti di questa comunità un atto di
responsabilità, doveroso e dignitoso: LIBERARE LA CITTÀ
, prigioniera da mesi di
mediocri affanni quotidiani, di speculazioni elettorali, di compromessi di
potere, di tatticismi per mantenere una poltrona o conquistarne una.

Un appello rimasto sinora inascoltato. Riteniamo che sia
giunto il momento di compiere un atto politico e simbolico deciso. È il momento
che sia il piccolo gruppo di consiglieri di minoranza a prendere l’iniziativa, ad
agire, a compiere un gesto concreto: rassegnare, tutti assieme, le dimissioni e
sollecitare i consiglieri che si sono allontanati dalla maggioranza a fare
altrettanto. Un atto collettivo
che forse non potrà determinare di per sé lo
scioglimento del consiglio (sarebbero necessarie le dimissioni contestuali di
16 consiglieri e non degli appena 7 consiglieri della minoranza venuta fuori
dalle ultime elezioni), ma che è destinato a dimostrare nei fatti la netta distanza
da questo stato di cose. È la proposta che rivolgiamo a tutte le altre forze di
minoranza, muovendoci contestualmente e chiedendo la collaborazione dei cittadini
per sgombrare finalmente il Municipio da immobilismo, indifferenza,
menefreghismo, arroganza.

Per quanto ci riguarda, con il nostro consigliere comunale,
siamo pronti. Ma non è sufficiente un gesto individuale. È necessaria
un’iniziativa collettiva per essere efficace. Abbandoniamo il Palazzo, lasciamoli
soli a fare i conti con le loro responsabilità.

È tempo di pulizia. È tempo di rigenerare il Palazzo. È
tempo di liberare nuove energie, nuovi entusiasmi. È tempo di dichiarare aperta
l’alternativa al declino
. La drammatica urgenza di questi tempi impone che i
giovani, i capaci e i coraggiosi si incontrino, oltre gli schemi e i
particolarismi, oltre le solitudini e gli egoismi, oltre i soliti volti e gli
interessi di politicanti in declino, per ricostruire e rilanciare la Città e il
nostro Futuro.

C’è solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova
stagione, con nuovi amministratori e politici. Capaci, coraggiosi e
responsabili.

Guardiamo avanti!

Altamura, 28 settembre 2012

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