RETE SCOLASTICA COMUNALE: FERMATO PER ORA LO SCONQUASSO

PRIMI RISULTATI POSITIVI GRAZIE AL LAVORO COMUNE DI COMITATI, MOVIMENTI E RAPPRESENTANTI POLITICI

La media “Tommaso Fiore” e il 4° circolo “S. Giovanni Bosco” saranno accorpati. Per il resto, non cambia l’attuale assetto scolastico. Scongiurato per ora lo sconquasso delle scuole cittadine.


Positive notizie per il mondo scolastico cittadino. Nei giorni scorsi, la Regione Puglia ha approvato il piano di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche altamurane [leggi qui e clicca qui per la scheda di dettaglio del dimensionamento approvato dalla regione], accogliendo la richiesta del Comune di Altamura di formare un solo istituto scolastico comprensivo, accorpando la scuola secondaria di I grado "Tommaso Fiore" e il IV Circolo Didattico "S. Giovanni Bosco" (per un totale di circa 1.311 alunni). Per il resto, l’attuale assetto scolastico per ora resta così com’è, senza sconvolgere la vita di alunni, famiglie, personale docente e amministrativo.

Un risultato raggiunto grazie alle sollecitazioni univoche provenienti dal comitato “Scuola Bene Comune”, dalle forze di opposizione, dal consigliere regionale che rappresenta il territorio (Michele Ventricelli) e dall’assessore regionale all’Istruzione Alba Sasso.

Un risultato raggiunto anche con il nostro apporto, in linea con l’approccio che avevamo per tempo proposto [leggi qui]. Un approccio, cauto e gradualista, che puntava proprio a risolvere la situazione della scuola media Tommaso Fiore, sottodimensionata rispetto ai parametri di legge (in quanto con meno di 600 alunni).

Per il momento, l’enorme pericolo di sconvolgere la vita di migliaia di alunni, famiglie e personale scolastico è solo rinviato. Resta purtroppo in piedi lo scellerato e scriteriato piano ad otto istituti comprensivi deliberato a novembre dall’amministrazione comunale e mai revocato. L’unico piano su cui l’Ufficio Scolastico regionale ha potuto esprimere il proprio parere (peraltro favorevolmente). Infatti, l’ultima deliberazione della giunta comunale (n.1 del 20 gennaio) non ha revocato la prima ipotesi ad otto istituti scelta a novembre ma l’ha soltanto integrata con due ulteriori ipotesi (quella con un solo istituto comprensivo e quella che prevede sette istituti: leggi qui). Tali ultime due soluzioni, poiché adottate solo negli ultimi giorni, non sono state nemmeno sottoposte al parere dell’Ufficio Scolastico regionale.

Da qui i timori da noi espressi in più occasioni (interventi pubblici del nostro consigliere Enzo Colonna) che ci avevano indotto a chiedere con insistenza la revoca della deliberazione di novembre, ad immaginare un piano a sette istituti comprensivi (molto più razionale e meno problematico) da attuarsi con gradualità in tre anni e a prevedere per il prossimo anno scolastico (2012/2013) l’avvio di uno o al massimo due istituti comprensivi.

Ora non resta che confidare nella pronuncia di incostituzionalità da parte della Corte costituzionale a seguito dell’impugnazione da parte di alcune regioni italiane (tra cui la Puglia) della legge statale che aveva imposto tali riordini.

Se non dovesse essere così, si dovrà tornare subito a lavorare per cancellare il piano ad otto istituti comprensivi formalmente adottato e la cui attuazione rischia di essere solo rinviata all’anno scolastico 2013-2014. Abbiamo guadagnato tempo ma, in assenza di fatti e atti nuovi, il problema è solo spostato di un anno!

Altamura, 27 gennaio 2012

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