Solita storia: l’Amministrazione non rispetta il contratto
di lavoro.
Ritorna a galla l’annosa questione degli straordinari per il
lavoro effettuato in occasione dei festivi infrasettimanali (le festività che
cadono in giorni diversi dalla domenica) dagli agenti della polizia municipale
e che l’amministrazione Stacca non riconosce e non paga da anni. È una storia
che si trascina dal 2007, per la quale abbiamo speso interpellanze, volantini,
sollecitazioni nei confronti dell’amministrazione comunale [leggi ad esempio qui e qui].
La questione è in sé semplicissima: si tratta di rispettare
il lavoro e i diritti di persone e cittadini. In termini economici, la prova di
forza, che hanno in piedi la giunta Stacca e il dirigente al personale, ammonta
a pochissime centinaia di euro a testa in un anno, cifre tutt’altro che
astronomiche, da riconoscere a chi ha lavorato in giornate festive e per questo
ha diritto ad un’indennità supplementare.
L’amministrazione e soprattutto il dirigente al personale ne
stanno facendo una battaglia di incerto principio in tutte le sedi. Hanno costretto
i vigili interessati ad avviare un contenzioso, hanno chiesto pareri, hanno
nominato addirittura un professore universitario come legale del Comune, hanno
fatto opposizione ai decreti ingiuntivi che diversi Giudici hanno riconosciuto ai
vigili in questi anni. Ora, nonostante i riscontri negativi che arrivano dai tribunali,
si ostinano ancora a non pagare il dovuto.
Una tenacia, un’ostinazione e un
impegno che stranamente, in altre situazioni e questioni di ben altra rilevanza
economica, non abbiamo visto.
Una battaglia che, è bene ricordarlo, costa decine di
migliaia di euro pubblici in parcelle per avvocati, interessi e spese di
giudizio, uffici comunali impegnati. Un totale corto circuito in cui la
razionalità va a farsi benedire, come sempre a danno dei cittadini.
Vi portiamo un esempio recentissimo (risalente a due
settimane fa). A seguito del decreto ingiuntivo richiesto da uno solo dei
numerosi agenti interessati, il Giudice del Tribunale di Bari (che ha negato la
richiesta di sospensiva avanzata dall’amministrazione comunale) ha ordinato al
Comune di liquidargli complessivamente 1.357 euro, quando la somma iniziale
richiesta (per gli anni 2007 e 2008) era di appena 878 euro. Insomma, 500 euro
in più a causa di spese di giudizio e interessi che si sarebbero facilmente
potuti risparmiare evitando il contenzioso [il provvedimento di liquidazione è reperibile qui]. A tali somme, andrà poi aggiunta la
parcella dell’avvocato nominato dall’amministrazione comunale, un noto principe
del foro.
Non si capisce, poi, perché, visto l’orientamento dei
Giudici favorevole alle legittime richieste dei vigili, non si sia proceduto a liquidare subito anche a favore degli altri
agenti interessati e si preferisca insistere nel contenzioso, facendo maturare altre
spese e interessi a carico della collettività, con evidenti danni erariali di
cui qualcuno dovrà pur rispondere.
In sintesi, siamo di fronte ad un’ostinazione da parte di
qualche personaggio dell’amministrazione comunale (dirigenti e politici) che
sono censurate dalla più recente giurisprudenza e che costringeranno
probabilmente i vigili urbani – dopo diffide, proteste sindacali, incontri in
prefettura – a forme di protesta più plateali. Crediamo sia arrivato il momento
di mettere fine a tale avvilente e mortificante vicenda, con una soluzione
positiva che assicuri il giusto ed il dovuto (il compenso per lavoro
straordinario) ai lavoratori comunali.
Senza continuare a fare i forti con i
deboli e a calare la testa in altre circostanze.
Altamura, 7 febbraio 2011
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
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