A seguito del ricorso presentato da Nico Dambrosio, il Presidente della prima Sezione del Tribunale amministrativo regionale (Bari) ha sospeso, con proprio decreto, gli effetti della mozione di sfiducia approvata dal consiglio comunale una settimana fa e degli effetti della conseguente revoca dalla carica di presidente del consiglio comunale [leggi qui sulla sfiducia].
Considerato che "il provvedimento impugnato comporta per il ricorrente, nella qualità dedotta in ricorso, irreparabile pregiudizio – si legge nel decreto cautelare – che si aggrava di iorno in giorno, così da non consentire né l’accertamento del perfezionamento delle notificazioni, né la dilazione fino alla data della rima camera di consiglio utile (1 dicembre 2010) per la trattazione collegiale della domanda cautelare".
Precisa però il Presidente Corrado Allegretta che il provvedimento "sospende provvisoriamente l’efficacia degli atti impugnati, fatto salvo il potere di revoca". Sospensione che verrà risolta o con la sua conferma o la sua revoca quando il 1° dicembre 2010 l’intero Collegio della prima Sezione sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva presentata sempre da Dambrosio.
A questa fase cautelare (ora il decreto, a dicembre il provvedimento sulla sospensiva), seguirà la discussione ed il giudizio nel merito dei provvedimenti (mozione e revoca) impugnati.
LEGGI QUI, in formato .pdf, IL DECRETO CAUTELARE n. 793 ADOTTATO IERI, 28 OTTOBRE 2010, DAL PRESIDENTE DELLA PRIMA SEZIONE DEL TAR PUGLIA (BARI)