I LAVORI NELLA ZONA INDUSTRIALE RIPRENDONO DOPO QUASI TRE MESI.

A rilento la pavimentazione della zona industriale di Via Gravina. I pesanti rischi dei contenziosi aperti.

VIGILIAMO SULLA QUALITÀ E SUL RISPETTO DEI TEMPI PREVISTI DALL’APPALTO.

Il sindaco Stacca, il 22 settembre, ha annunciato che i lavori di pavimentazione della zona industriale di Via Gravina sarebbero ripresi a breve [leggi qui, in effetti ci risulta che siano ricominciati soltanto ieri]. Il primo cittadino ha così inteso rispondere ad una nostra interpellanza urgente presentata il 3 agosto scorso [il testo è disponibile qui]. Nel nostro intervento chiedevamo ragione del perché i lavori di asfaltatura fossero stati interrotti, lasciando lavoratori e imprenditori in mezzo a polvere e pozzanghere. Chiedevamo inoltre spiegazioni esaurienti sulle modalità con cui i lavori sarebbero stati nel complesso eseguiti, in particolare il rispetto di tutte le specifiche tecniche previste dall’appalto.

Con il suo annuncio, il sindaco ha confermato ufficialmente ai cittadini e ai lavoratori della zona industriale quel che tutti sapevano, ossia che i lavori di pavimentazione sono stati effettivamente bloccati per quasi tre mesi.

Il sindaco ha omesso di dire, però, che i lavori sono stati bloccati per tutto questo tempo perché, durante la loro esecuzione, sono stati tranciati dei cavi di alimentazione della pubblica illuminazione, lasciando l’area al buio.

Siamo lieti che la situazione si sia sbloccata, considerato il periodo di inferno che chi opera nella zona di Via Gravina ha trascorso questa estate con nuvoloni di polvere nelle giornate di calura e impraticabilità e pozzanghere durante gli acquazzoni [lo attestano le nostre foto allegate]. Purtroppo, per il completamento della pavimentazione della zona industriale, attesa da venti anni, si annuncia vita difficile. Infatti, nel suo comunicato il sindaco non ha accennato affatto al contenzioso aperto da alcune aziende che contestano gli esiti della gara di appalto. In caso di accoglimento del ricorso da parte del Tar, il rischio concreto è quello o di vedere paralizzati per lunghissimo tempo i lavori o di esporre il Comune al pagamento di pesanti risarcimenti (per ora, la richiesta di sospensiva è stata rigettata, ma si attende per i prossimi mesi il giudizio nel merito delle contestazioni).

A tutela dei cittadini e degli interessi collettivi, ci auguriamo che l’amministrazione faccia in pieno il suo dovere e vigili con la massima attenzione sull’esecuzione dei lavori, sul puntuale rispetto del capitolato d’appalto, sulla qualità dei materiali utilizzati, sulle modalità e sui tempi di esecuzione. Per quanto ci riguarda, faremo la nostra parte: verificando periodicamente lo stato dei lavori e sollecitando i necessari interventi da parte degli gli uffici comunali competenti. Non vorremmo che i lavoratori e imprenditori altamurani si ritrovassero sgradite sorprese sotto le gomme delle loro automobili tra qualche tempo.

 

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Altamura, 8 ottobre 2010

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