DOCUMENTO ELABORATO DAI CONSIGLIERI DI MINORANZA E DAI
RISPETTIVI PARTITI E MOVIMENTI
Dopo
l’ennesimo omicidio, le forze politiche di minoranza ritengono non più
prorogabile un’analisi franca e approfondita, che veda impegnati Istituzioni e
cittadini per comprendere quanto va accadendo ad Altamura.
Ci
pare alquanto singolare che importanti rappresentanti del Comune di Altamura,
esponenti dell’amministrazione in carica e delle forze di maggioranza, abbiano
descritto la vittima dell’ultimo efferato omicidio, Bartolo Dambrosio, come “personalità eccessivamente portata verso il
prossimo”, dal “grande charme”, frequentatore
di parrocchie e uomo sportivo che, addirittura, “si allenava con esponenti delle forze dell’ordine”, dimenticando
che lo stesso Dambrosio era pesantemente e notoriamente coinvolto in affari
criminali (come da anni segnalavano le relazioni della DIA ed informavano i
mezzi di informazione).
Tutto
questo in una Città in cui il 27 marzo 2010, quasi a mezzogiorno, tra le
affollate strade circostanti il mercato settimanale, nessuno ha visto o sentito
niente mentre due persone venivano ammazzate in un altro agguato mafioso. In
una Città in cui la maggior parte degli omicidi legati alla criminalità,
verificatisi negli ultimi anni, sono rimasti irrisolti; in cui non sono mancati
casi di lupara bianca; in cui, a distanza di anni ormai, ancora non si
conoscono responsabili e motivi dei colpi di pistola indirizzati all’abitazione
di un dirigente comunale e dell’aggressione ai danni di un cronista radiofonico;
in cui usura ed estorsioni mietono vittime tra imprenditori, operatori
economici e semplici cittadini in difficoltà economica.
È
necessario ricordare la pesante e difficile condizione degli agricoltori ed
allevatori della Murgia barese costretti al silenzio nonostante furti e
danneggiamenti subiti.
Non
bisogna dimenticare – ed è un nodo delicato al vaglio di indagini avviate dalla
Procura di Bari – i rapporti privilegiati tra pezzi delle istituzioni, imprese
concessionarie di servizi e lavori pubblici e personaggi alquanto discussi.
Ombre e opacità che – auspicano gli scriventi – vengano presto rimosse.
Né
si può tacere delle denunce pubbliche (riportate da partiti, movimenti e organi
di informazione) riguardanti fenomeni riconducibili a voto di scambio in
occasione delle ultime elezioni comunali del marzo 2010.
Questo
quadro, sebbene sommariamente delineato, ci induce a ritenere che in questa fase
sia fondamentale sottolineare che non si è più di fronte ad un generico,
isolato, inaspettato, fatto criminale e ad un’ordinaria delinquenza, ma, forse,
ad un’area grigia “che distribuisce
equamente lavoro e morte, soperchieria e protezione” (L. Sciascia).
Per
questi motivi, non condividendo l’interpretazione (ambigua ed affrettata) dei
fatti fornita da esponenti dell’amministrazione comunale e della maggioranza
alla guida della Città, riteniamo che per contrastare la criminalità
organizzata, bisognerebbe partire da questi quattro punti:
- Squarciare
un velo fatto di indifferenza, imbarazzo,
inquietante omertà o compiaciuta incoscienza. - Incoraggiare
e sostenere – nel nostro piccolo già lo facciamo – il
lavoro di validi magistrati della Procura di Bari. La loro azione va
sostenuta, a tutti i livelli e con ogni mezzo, per arrivare alla conclusione di
indagini delicate e complesse che interessano il territorio da tempo. - Dedicare
maggiori energie repressive ad intercettare il flusso
straripante del denaro frutto di attività criminali (droga, estorsioni, usura,
su tutte), colpendo patrimoni e realtà economiche create e cresciute
all’ombra della criminalità, non limitandosi a perseguire il piccolo
spaccio di droga o il delinquente posto alla fine della catena organizzativa
criminale. Una massa imponente di denaro che inquina e compromette la sana economia
del territorio, quella degli onesti imprenditori ed operatori commerciali! - Incrementare
gli attuali organici e le dotazioni di Carabinieri e Guardia di Finanza,
già presenti in Città, favorendo i necessari investimenti in ulteriori e
qualificate energie investigative.
Attendiamo
risposte in merito.
Per
il resto, la fiduciosa partecipazione del cittadino nelle istituzioni va
coerentemente coltivata attivando e promuovendo VERA TRASPARENZA e CULTURA
DELLE REGOLE nell’attività amministrativa, nella gestione del denaro e degli
appalti pubblici, nell’attività politica in senso più generale.
Tocca
perciò alla politica ed alle istituzioni locali
(amministrative, civili, religiose, economiche), ascoltare, non fare
finta di nulla, costituire un’efficiente rete sociale baluardo di
un’efficace azione preventiva e reagire con le armi della legalità,
della trasparenza, della partecipazione, dell’impegno, del lavoro quotidiano,
della denuncia, della solidarietà, della leale e fiduciosa collaborazione con
le istituzioni preposte alla giustizia e alla sicurezza collettiva.
SOTTOSCRIVONO
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA ANCHE IN RAPPRESENTANZA DEI RISPETTIVI
PARTITI E MOVIMENTI:
Enzo Colonna (Movimento cittadino Aria
Fresca) – Rosa Melodia, Donato Piglionica (Altamura con Piglionica) – Saverio
Diperna, Dionigi Loiudice, Saverio Loiudice (Partito Democratico) – Raffaele
Rella (Sinistra Ecologia e Libertà)