DISCARICA: SI PROVA A RIAPRIRLA?! INTANTO PROSEGUE LA SCELLERATA DISSIPAZIONE DI DENARO PUBBLICO

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UNO SCANDALO ALLA LUCE DEL SOLE 

Nonostante le pompose dichiarazioni di intenti degli attuali amministratori comunali, sindaco in testa, la raccolta differenziata nel 2009 (dati disponibili sino al mese di ottobre) si attesta a poco più del 10%. Praticamente la medesima percentuale del 2008, la medesima percentuale del 2007. Per i dati ufficiali di raccolta rifiuti, v. http://www.rifiutiebonifica.puglia.it.

Una pena! Uno squallore che determina, a parte i profili di natura ambientale, un danno secco a carico dei cittadini: ci riferiamo al pagamento della tassa regionale per lo smaltimento in discarica nella misura più alta [15 euro per ogni tonnellata smaltita in discarica e non differenziata, anche per il 2010! Vedi, da ultimo, la recente determinazione del dirigente del servizio "ciclo dei rifiuti" del 3 dicembre 2009 n. 203, pubblicata a pag. 944 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 4 dell’8 gennaio 2010, con cui si è determinata l’aliquota di ecotassa per il 2010 (clicca qui)], proprio perché non abbiamo raggiunto nessuno degli obiettivi di raccolta differenziata fissati a livello regionale.

Questo quadro desolante non sembra interessare nessuno, non certo il sindaco e la sua maggioranza. Sembra interessare davvero pochi del Palazzo e della Politica. Interessa sicuramente noi che ce ne occupiamo da anni e che da anni denunciamo la situazione e – pensiamo – interessa seriamente i cittadini altamurani che si sono visti aumentare la Tarsu del 55% in questi anni di amministrazione Stacca e che si vedranno sicuramente aumentare la tassa l’anno prossimo, dopo le elezioni della prossima primavera, perché con gli introiti delle tasse dei cittadini il Comune non riuscirà a coprire neanche il 70% del costo complessivo del servizio rifiuti.

Per il 2010 (dati del bilancio di previsione approvato dalla maggioranza il 30 dicembre scorso), i rifiuti ci costeranno complessivamente 8.800.000 euro (quasi un quarto di tutta la spesa corrente comunale), di cui sei milioni e mezzo per il servizio di raccolta e smaltimento, un milione e mezzo circa per il solo trasporto di rifiuti fuori bacino (verso la discarica di Trani) e circa mezzo milione per la tassa regionale che paghiamo nella misura massima per le ragioni appena descritte. A queste somme si devono aggiungere gli aggiornamenti contrattuali.

Un quadro davvero desolante che avevamo ampiamente previsto e denunciato a tempo debito. Siamo rimasti (e lo rimaniamo tuttora) inascoltati, quando, in numerosissime occasioni pubbliche [per uno dei nostri ultimi interventi, clicca qui o anche qui], abbiamo chiesto e sollecitato la risoluzione di un contratto capestro divenuto eccessivamente oneroso per la collettività ed in buona parte disatteso (v. i risultati disastrosi della raccolta differenziata).

Un quadro di scellerata dissipazione del denaro pubblico determinato dalle scelte (o non scelte) sia di coloro che quell’appalto e quel contratto l’hanno prodotto, sia di coloro che quel contratto non l’hanno voluto liquidare liberando la Città da quel capestro.

Altamura, 7 gennaio 2010
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

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CLICCA QUI PER L’ARTICOLO PUBBLICATO IL 7 GENNAIO 2010 DAL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA – BARI DAL TITOLO "ALTAMURA, IL GIALLO DELLA DISCARICA. LA TRADECO VUOLE RIAPRIRLA. INTANTO I COSTI DEL TRASPORTO VOLANO", A FIRMA DI GIULIANO FOSCHINI.

Sull’argomento, ecco uno stralcio di un comunicato diffuso, sempre il 7 gennaio 2010, dall’Assessore regionale all’Ecologia Onofrio Introna:

“In tal senso – spiega l’Assessore – è da considerarsi incoerente e non accoglibile la richiesta di riapertura della discarica di Altamura, a servizio del bacino Ba/4, la cui decisione spetta comunque all’Amministrazione Provinciale di Bari, delegata dalla Regione Puglia a tali competenze”.
“Da ultimo – continua Introna – va altresì ribadita la priorità strategica della raccolta differenziata che contribuisce sensibilmente alla riduzione dei quantitativi di rifiuti urbani conferiti in discarica, con evidenti benefici di natura ambientale ed economica. In tal senso, non posso che reiterare l’invito all’Ato BA/4 per la rapida definizione del proprio Piano d’Ambito, al fine di avviare le procedure per l’individuazione del gestore unico dei servizi di raccolta e raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che consentirebbe il superamento dell’attuale frammentazione dei servizi, che in molti casi, risultano obsmleti, non adeguati, antieconomici e sensibilmente onerosi per i cittadini”.
“Al fine di raggiungere, nell’immediato, i primari obiettivi di raccolta differenziata – conclude l’assessore – auspico che tutti i comuni del Bacino BA/4, attraverso la corretta utilizzazione delle ingenti risorse messe a disposizione dall’Assessorato all’Ecologia, avviino senza ulteriori indugi, la raccolta differenziata della frazione umida dei rifiuti urbani e la successiva valorizzazione con la produzione di compost di qualità”.