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UNIVERSITÀ DELLE IDEE, ALTAMURA
Capitolo 1 _ Netloving (messaggio d’amore non elettorale)
Mi rendo conto solo oggi che anche la geologia può offrire agli altamurani una chiave di lettura delle proprie complesse e periture relazioni sociali; ci relazioniamo in un carsismo sociale fatto di buchi e infiltrazioni di odio e individualismi, che scorrono nel sottosuolo insieme agli interessi nascosti. E sarà proprio la reiterazione di questo indiscriminato modo di fare comunità, separati piuttosto che assieme, antagonisti più che collaboratori, distruttori prima che creatori, che un giorno farà crollare le volte di tufo e aria che sostengono in un equilibrio labile e provvisorio i palazzi degli egoismi.
Ben Sterling uno degli esponenti di punta della fantascienza cyberpunk, ha pubblicato un romanzo ambientato nel non distante futuro, basato sull’assunzione che il degrado dei sistemi politici porterà a una proliferazione decentralizzata di esperimenti del vivere, e l’economia informatica che supporta queste diversità è chiamata la ‘Rete’.
La rete intesa come scambio di informazione e comunicazione non dipende dalla tecnologia computer: la posta, il passaparola, catene telefoniche e così via, sono sufficienti a costruire un’intelaiatura d’informazione; la chiave non è il tipo o il livello di tecnologia necessaria, ma l’apertura e l’orizzontalità della struttura.
La logica dell’open source delle reti è quella della generosità e della cooperazione, senza riguardi per l’ideologia o l’antideologia, è la vita che spende sé stessa vivendo invece che sopravvivendo solamente, e non può essere definita della tecnica o dall’antitecnica, perché vuole porsi ad ogni costo contro la perfezione di fronte all’immobilità del fine.
La decodifica di alcuni sistemi complessi come la mappa del dna, di internet e delle relazioni sociali hanno permesso di verificare su vasta scala le leggi interne alla formazione dei gruppi di persone e delle interazioni che sono alla base di una rivoluzione silenziosa della politica.
La rete di relazioni interpersonali può essere utilizzata per stabilire dei contatti, per organizzarsi,condividere risorse, ottimizzandone l’utilizzo e sviluppare progetti, grazie alla crezione di u’intelligenza collettiva, formata da molte menti con un obiettivo comune.
Nell’obiettivo comune, la ragione seminale è l’amore per il futuro, per sé stessi, per i propri figli, per l’aria e le energie diffuse; il fine, che la città si possa aprire a un popolo di amanti e di amati, animati dal coraggio che solo le cose belle ispirano, e la res pubblica non potrebbe trarre migliore giovamento,quando amministrata da uomini e donne che si astengono dalle bruttezze, quindi dagli atteggiamenti vili e vergognosi.
La nostra natura mortale, e a volte persino paesana, cerca per quanto possibile di essere eterna e immortale, ma lo può fare solo con la generazione, in quanto lascia sempre dietro di sé, in luogo del vecchio,qualcos’altro di giovane. Abbiamo bisogno di umanità gravida rispetto all’anima e al bene comune, per partorire sia la saggezza che l’eccellenza, quelle cose appunto che sono generate da tutti i creativi e da quanti tra gli artefici vengono chiamati inventivi.
L’ ‘Università delle Idee’ è un prodotto di cooperazione sociale, ma prima ancora è un progetto di bellezza, di amore e di cambiamento per creare una nuova micro domanda di benvivere.
Per quanti si fossero sentiti nel bene o nel male toccati da questa trattazione, vorrei che l’articolo possa avere seguito in una conversazione aperta con gli scettici, gli interessati, i curiosi, per poter entrare nel merito delle idee. Stiamo cercando eccellenze per metterci assieme, è ora di fare outing e venire allo scoperto, perché la crisi è un’opportunità per creare, a partire dalle nostre risorse (dal nostro valore, dai nostri studi e dal nostro nuovo saper fare e pensare) il lavoro che desideriamo, sviluppo, innovazione e sostenibilità, in altri termini le premesse per un progetto di tipo territoriale che ci consenta forse un giorno di voler restare consapevolmente e con soddisfazione nella nostra materna Altamura.
Giovanni Diele (giovdiele@gmail.com)
Università delle Idee _ change club di Altamura (è su Facebook)