AL SOLITO: IL COMUNE CONDANNATO A PAGARE UNA CIFRA ENORME ALLA TRADECO (1.600.000 euro all’anno)

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ALTAMURA ACCOLTO IL RICORSO DELL’AZIENDA CHE CHIEDE SOLDI PER IL TRASPORTO SPAZZATURA IN ALTRE DISCARICHE

RIFIUTI, IL COMUNE CONDANNATO

A PAGARE LA DITTA TRADECO

 di DONATO FIORENZO  

ALTAMURA. Il decreto ingiuntivo emesso dal giudice monocratico del Tribunale di Bari, sezione di Altamura, non fa sconti. Al Comune tocca pagare all’azienda Tradeco, che da oltre vent’anni detiene l’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città, quasi un milioncino di euro in più per i giornalieri costi di trasporto degli stessi rifiuti fino alle discariche di Conversano prima e poi di Andria e Trani, nel periodo aprile-dicembre 2008. Adesso la maggioranza è impegnata «a far sì che questi costi non ricadano né sui cittadini altamurani né esclusivamente sul bilancio comunale». Bilancio approvato giusto all’inizio dell’anno, ma chissà da quale pozzo attingeranno così tanti denari.
L’opposizione attacca a tutto campo, considerato che tale situazione è destinata a perdurare: la nuova discarica in costruzione a Grottelline, tra Minervino e Spinazzola, è da tempo sotto sequestro, quella vecchia di Altamura è chiusa per saturazione proprio dal 31 marzo dell’anno passato. Il sindaco Mario Stacca aveva preparato la replica, appreso della nuova decisione del Tribunale, che di fatto cancella quelle precedente dello scorso novembre, quando in via provvisoria erano state le ragioni dell’amministrazione a prevalere sul ricorso della Tradeco. Che si vedeva riconosciuti «appena» 30mila euro al mese a compensazione dei costi sostenuti per portare i rifiuti in discariche al di fuori del bacino murgiano. L’oggetto del contendere è tutto lì: la Tradeco conteggia le distanze a partire da Altamura, l’amministrazione le riduce ai soli chilometri percorsi fuori bacino.
Stacca, quindi, chiama a raccolta l’Ato Ba/4 (che raggruppa i sindaci dei 9 comuni del suddetto bacino murgiano), la Provincia, la Regione, che tramite l’assessore preposto un contributo sostanzioso (euro 500mila euro) l’aveva per la verità annunciato ad ottobre passato. Poca roba comunque, se solo per trasferire i rifiuti da Altamura ai sopraccitati centri del Nord Barese, occorreranno addirittura 1.600.000 euro all’anno. La stima è del consigliere d’opposizione Enzo Colonna, che indica ancora nella risoluzione del «contratto di appalto per eccessiva onerosità sopravvenuta, l’unica speranza reale per liberarsi da quello che è un vero e proprio contratto capestro, mai toccato o messo in discussione né dall’amministrazione Stacca né dalle precedenti».
Apriti cielo, per Stacca la risoluzione dell’appalto è impraticabile, tra l’altro lo addossa per intero alla giunta precedente, guidata dal centrosinistra, che siglò l’ennesimo rinnovo nel 2002. Riapriti cielo, insorge il consigliere regionale e comunale di Sinistra democratica Michele Ventricelli, riesumando il capitolato originale dell’appalto, preparato all’epoca da tale ingegner A m at o , consulente nominato d’allora sindaco del centrodestra Vito Plotino. Tuona Ventricelli: «Questa è storia: ci meravigliamo che il geom. Lomurno, profondo conoscitore di “cose Tradeco”, non sia riuscito, ad oggi, ad informare il sindaco di ciò che è a lui molto noto».
Ecco, la replica successiva sarà appunto di Pasquale Lomurno, segretario particolare di Stacca e per l’opposizione un cupo Talleyrand, o più banalmente il «sindaco ombra» degli ultimi quattro anni. Insomma, il solito scarica barile tra le coalizioni, mentre nemmeno mezza parola sulla raccolta differenziata in città, che in percentuale aumenta di qualche decimale al mese. Colpa anche dei cittadini, dunque tutti sconfitti in questa brutta storia, come le squadre italiane della Champion’s. Meno ovviamente la Tradeco.