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All’attenzione del
Sindaco di Altamura
– Palazzo di Città –
OGGETTO: Incolumità delle persone, agibilità e sicurezza dei palasport cittadini a causa di infiltrazioni d’acqua. Interpellanza urgente.
Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale del Movimento Cittadino Aria Fresca,
premesso che:
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da oltre quattro anni il palasport “Baldassarra” ubicato in Via Manzoni è soggetto a infiltrazioni d’acqua in caso di pioggia;
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le infiltrazioni d’acqua sono copiose e conosciute da tempo, tanto che nel 2004 una gara dell’allora principale formazione pallavolistica cittadina fu rinviata e le immagini del palasport di Altamura allagato, riprese in diretta dalla RAI, furono visibili in tutta Europa;
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nel gennaio del 2006 due giovani atleti scivolarono su una pozzanghera d’acqua che insisteva sul parquet del palasport rimanendo infortunati;
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da allora nulla è stato fatto, tanto che i problemi di agibilità del palazzetto in caso di pioggia si sono aggravati e diverse sono state le manifestazioni sportive in esso previste che sono state trasferite, rimandate, cancellate o subordinate alle condizioni atmosferiche;
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lo stesso problema (infiltrazioni di acqua in caso di pioggia) si ripete da anni nella Cupola di Via Piccinni e ora, incredibilmente, nel nuovo e attiguo palasport, inaugurato appena nella prima metà del 2006;
premesso altresì che:
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più volte il Movimento cittadino Aria Fresca e lo scrivente in questi anni hanno denunciato la situazione con apposite interpellanze;
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lo stesso sindaco Stacca dichiarava nell’ottobre 2006 al magazine di informazione Free che «Abbiamo stanziato 800mila euro per le coperture del palazzetto di Via Manzoni e della Cupola di Via Piccinni. Saranno interventi risolutivi, con coperture a gabbia in rame, non una cosa provvisoria. Però, te lo dico subito, prima di quattro, cinque mesi i lavori non iniziano»;
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tali condizioni fatiscenti delle strutture sportive coperte cittadine sono pericolose per atleti e spettatori e oltraggiose nei confronti dei bisogni della città, oltre a costituire un pessimo biglietto da visita per coloro che, grazie allo sport, raggiungono Altamura;
tanto premesso, chiede con urgenza al sindaco:
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in questi tre anni e mezzo cosa abbia fatto la sua amministrazione per affrontare il problema delle infiltrazioni di acqua nelle strutture sportive coperte, visti i risultati stridenti rispetto alle dichiarazioni effettuate;
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che fine abbia fatto l’«intervento risolutivo» di 800.000 euro di cui alla dichiarazione giornalistica dell’ottobre 2006;
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quante risorse siano state stanziate, con quali destinazioni, quali impegni di spesa e relativi cantieri aperti, dalla sua amministrazione nel campo dell’impiantistica sportiva e la sua manutenzione, in particolar modo i palazzetti dello sport cittadini;
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se e quali siano gli interventi di manutenzione in programma relativi a tutti gli impianti sportivi cittadini.
Altamura, 19 Gennaio 2009
ENZO COLONNA
consigliere comunale – Movimento cittadino Aria Fresca
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Di seguito riportiamo un articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, Gazzetta di Bari, 27 gennaio 2009, p. 11, a firma di Donato Fiorenzo.
ALTAMURA «ARIA FRESCA» ATTACCA, IL SINDACO: NUOVI LAVORI. DOMANI IN AULA LE DELIBERE ANNULLATE DAL CONSIGLIO DI STATO
«Piove sui palasport» bufera in Consiglio
DONATO FIORENZO
ALTAMURA. – Riaperta con un consiglio comunale in tema di bilancio e programmazione delle opere pubbliche la settimana politica. Che già domani propone un’altra seduta, assai attesa.
Procediamo, però, con ordine. Ieri un’assise essenzialmente tecnica, infatti, è stata comunque preceduta dal consueto botta-risposta tra il consigliere d’opposizione del movimento Aria Fresca, Enzo Colonna, e la maggioranza. Il primo ha inaugurato l’anno con un’interpellanza sull’agibilità e la sicurezza dei palasport cittadini, interessati da infiltrazioni d’acqua piovana. La città ne conta tre: due quasi uguali, caratterizzati da una curiosa cupola, che risalgono agli anni 80, l’altro ben più recente, consegnato appena nel 2006. Gli impianti appena ricordati ne hanno passate di vicissitudini varie, per qualche frangente caduti persino in disuso, ma è certo che lo stesso sindaco Mario Stacca aveva deciso di risolvere perlomeno il problema delle coperture. L’amministrazione vigente approntò un progetto ad hoc proprio nel 2006, che prevedeva nuove coperture a gabbia in rame sul Palazzetto di via Manzoni e la Cupola di via Piccinni (all’epoca non si poteva prevedere che il problema avrebbe interessato anche il nuovo palasport, sempre edificato in via Piccinni, attiguo al vecchio impianto: ndr), per il costo complessivo di 800mila euro. Doveva essere un «intervento risolutivo», se ne sono invece perse le tracce ed a distanza di oltre due anni. Colonna ha ovviamente caricato su un argomento come l’impiantistica sportiva, per cui si possono registrare in effetti altre sue interpellanze presentate nel recente passato. Nell’occasione, la maggioranza ha replicato inserendo giusto nel bilancio di ieri quell’intervento di cui sopra, dal costo però quasi raddoppiato. Il preventivo dell’epoca fu evidentemente troppo basso rispetto al necessario, ma l’amministrazione ha sottolineato ugualmente come il problema, ben noto soprattutto per l’im – pianto di via Manzoni (e ancora Colonna citava l’annullamento di una partita del massimo campionato di volley femminile nel 2004), sia stato trascurato dalle giunte precedenti. Tanto che per il progetto delle coperture si è ripartiti in pratica da zero.
Nel frattempo incalza il consiglio di domani. In agenda l’approvazione di quelle delibere che il 30 luglio dell’anno scorso, fanno quasi sei mesi fa, la maggioranza di centrodestra impose a forza di «molteplici e reiterate violazioni delle norme procedurali di cui al regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio» stesso. Così stabilì il Tar Puglia, con un’ordinanza emessa il 19 novembre, che accolse il ricorso presentato dal gruppo consiliare del Pd, sospendendo di fatto l’efficacia delle delibere in questione. Tra le altre, un condono edilizio, oggetto del contendere. Domani le delibere torneranno in discussione dopo che l’opposizione locale ha portato il caso in Prefettura (settembre scorso) e pure il Consiglio di Stato, a cui s’era rivolta nel frattempo la maggioranza, ne ha confermato l’inefficacia.