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AGGIORNAMENTO DEL 16 NOVEMBRE 2006
(a cura di Enzo Colonna)
Ieri, 15 novembre, ha avuto luogo un sopralluogo presso l’impianto di discarica in via Laterza da parte di rappresentanti e tecnici dell’Ufficio del Commissario Delegato per l’emergenza ambientale in Puglia, dell’ARPA, di funzionari del Comune di Altamura e della Provincia, alla presenza di rappresentanti e tecnici della società che gestisce l’impianto (la Tradeco), nonché del Sindaco di Altamura.
Scopo del sopralluogo era verificare (come peraltro chiesto nella nostra ultima interpellanza) la capacità residua dell’ultimo lotto (il quinto, per un volume di 150.000 mc) di discarica autorizzato (nel 2002) ed in esercizio. Come in molte occasioni abbiamo riferito (tra i nostri documenti v. l’ultima interpellanza di quale giorno fa, disponibile in questa pagina, ed il Foglio diffuso un anno fa, nel dicembre 2005, disponibile nel link segnalato più sopra), l’esaurimento di tale quinto lotto era previsto per il novembre 2006 (così anche nel documento di aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti adottato dal Commissario Delegato Nichi Vendola nel dicembre 2005).
Ebbene, il Commissario Delegato con i suoi rappresentanti e tecnici regionali non ha verificato un bel nulla e si è limitato – come è riportato nel verbale redatto – a chiedere «al gestore di far pervenire:
– entro 48 h la stima della volumetria residua disponibile dall’ultima autorizzazione, con la relativa durata;
– entro 7 gg una proposta operativa con la stima delle volumetrie disponibili con il ripristino delle quote già autorizzate su tutti i lotti.
Quest’ultima proposta – prosegue il verbale – dovrà essere inviata anche a Comune, ATO (Ambito Territoriale Ottimale, ndr) e Provincia che entro i successivi 7 gg dovranno far pervenire al Commissario Delegato le proprie eventuali osservazioni».
Il tutto è inquietante ed imbarazzante. Questi sono capaci davvero, davvero di tutto.
Non hanno la faccia di risolvere in un senso o nell’altro lo stallo della realizzazione dell’impianto complesso di Grottelline (territorio di Spinazzola), non hanno la faccia di autorizzare il sesto lotto [tanto da febbraio 2007, con la fine dello stato di emergenza (sic?!) e dei connessi poteri commissariali tutte le competenze passeranno alla Provincia: che se la veda Divella!!]… e cosa si inventano? Il riporto della monnezza, il soppalco, la sopraelevazione… ripristinare le quote già autorizzate in passato significa semplicemente che, nei vecchi lotti, dove i rifiuti col tempo si sono compattati, il gas è stato assorbito, quindi sono scesi di quota, ebbene lì ci possiamo – dicono questi signori – riportare su altri rifiuti!! Come dire: non facciamo crescere la discarica in larghezza, ma in altezza!!
Imbarazzanti ed inquietanti.
Non si può evitare di evidenziare un altro aspetto: non si è mai visto che i controllori affidino al controllato il compito di controllarsi e misurarsi. Ed il nostro Sindaco non aveva nulla da dire, nulla da obiettare? La nostra interpellanza gli chiedeva di verificare, perché non ha dato disposizione ai valenti tecnici comunali di fare essi le necessarie misurazioni?
Ancora una volta grande, poi, l’uscita di SuperMarioBros: nel giro vorticoso di abbracci, saluti, sorrisi, battute che ha coinvolto quasi tutti (dirigenti regionali senza concorso, politici, imprenditori), se ne è uscito, alla fine, con le ultime “parole famose” a chiusura della visita guidata e del verbale:
«Il Sindaco – è scritto – fa presente che Altamura non è disposta ad accettare ulteriori ampliamenti».
Ma no?! Davvero?! Detto da uno che presiede quell’Autorità di Bacino BA/4 che sinora non ha deciso un bel nulla, che fa il Sindaco del Comune che da vent’anni ospita la discarica (quindi sa o dovrebbe sapere quanti rifiuti vi vengono smaltiti, quando un lotto sta per esaurirsi e quando è prossimo, in assenza di altri impianti di bacino, l’inevitabile ulteriore ampliamento), che è il Primo di quei settantamila cittadini altamurani a cui viene negato pure il diritto di sapere quando verrà chiusa quella discarica… beh insomma, il tutto – come dire – è semplicemente imbarazzante.
Bisogna reagire a queste prese per il culo!!
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Alla cortese attenzione del
SINDACO di Altamura
OGGETTO: Realizzazione dei controlli finalizzati ad accertare l’eventuale presenza di fattori di rischio nella discarica di Altamura. Interpellanza.
Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca,
premesso che:
– due anni fa, a seguito di controlli effettuati dall’ARPA (l’agenzia regionale per la protezione ambientale) sulle acque sotterranee di cinque pozzi spia che si trovano a monte e a valle della discarica di smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Altamura ubicata in contrada “Le Lamie”? (strada per Laterza), risultarono presenti nell’acqua di un pozzo, in maniera molto significativa, metalli come Ferro e Manganese;
– la notizia divenne di pubblico dominio, inspiegabilmente, solo a distanza di diversi mesi e destò grande allarme nella popolazione altamurana, sollecitando molte forze politiche ad esigere quella che, dallo scrivente e da altri, fu definita “operazione verità ”?;
– con tale espressione si intendeva sollecitare l’amministrazione comunale ad avviare tempestivamente, di concerto con l’Azienda sanitaria locale e con l’ARPA, una puntuale indagine conoscitiva finalizzata a verificare l’impatto sul territorio e soprattutto l’eventuale presenza di fattori inquinanti (nell’aria, nel suolo e sottosuolo, nelle acque sotterranee) determinati dalla discarica che, com’è noto, è in esercizio da ormai venti anni;
– un’indagine conoscitiva necessaria a dare tranquillità ai cittadini altamurani, ove dovesse risultare tutto nella normalità e regolarità ; oppure, ove dovesse essere accertata la presenza di fattori inquinanti, ad imporre l’adozione delle necessarie misure di messa in sicurezza;
– il Movimento Aria Fresca, che lo scrivente rappresenta in consiglio comunale, un anno fa (e dopo precedenti iniziative) fece su tale questione una campagna informativa e di sensibilizzazione (si veda, ad esempio, il Foglio del Movimento diffuso nel dicembre 2005); nei mesi successivi anche un autorevole partito di maggioranza (AN) tornò a sollecitare (con iniziative e toni anche forti) l’amministrazione comunale ad avviare un’indagine conoscitiva;
– inoltre, in sede di approvazione del bilancio preventivo 2006 (nel maggio scorso), tutte le forze politiche presenti in consiglio, con una mozione votata all’unanimità , impegnarono sindaco ed amministrazione comunale ad effettuare, di concerto con ASL ed ARPA, controlli, indagini ed analisi sul sito della discarica ed a stanziare le risorse finanziarie eventualmente necessarie;
tanto premesso, chiede al Sig. Sindaco:
1) di sapere se hanno avuto inizio tali controlli e verifiche;
2a) in caso di risposta affermativa, quali esiti hanno sinora avuto;
2b) in caso di risposta negativa, le ragioni che hanno impedito sinora il loro avvio ed inoltre se e quando l’Amministrazione intende avviarli.
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Alla cortese attenzione del
SINDACO di Altamura
OGGETTO: Iniziative del Comune e dell’Autorità di Bacino BA/4 per impedire l’ennesimo ed imminente ampliamento della discarica di Altamura e per una moderna gestione del ciclo dei rifiuti. Interpellanza urgente.
Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca,
premesso che:
– il 30 ottobre 2002 il Commissario Delegato per l’emergenza ambientale in Puglia adottò un decreto, il n. 338, con il quale veniva «autorizzata la prosecuzione, a servizio del bacino di utenza BA/4, dell’esercizio dell’impianto di discarica controllata per rifiuti urbani di Altamura – località Le Lamie -, mediante allestimento del V lotto … fino all’entrata in esercizio del nuovo impianto di titolarità pubblica e comunque non oltre l’utilizzazione della volumetria massima di 150.000 mc.»;
– motivava tale decisione con «la peculiare situazione di emergenza del bacino di utenza BA/4, allo stato servito dall’unico impianto di discarica controllata di Altamura»;
– nella totale latitanza dell’Autorità di Bacino (in cui sono compresi nove comuni e presieduta dal Sindaco di Altamura) ed in mancanza di alcuna sua determinazione, il Commissario Delegato negli ultimi anni ha prima individuato il sito (località Grottelline, in territorio di Spinazzola) e successivamente ha avviato le procedure per la realizzazione del nuovo impianto di bacino (una struttura complessa di selezione e discarica di soccorso);
– nella “fase di transizione”? l’unico impianto idoneo ad ospitare i rifiuti del bacino BA/4 resta ancora, dopo venti anni di esercizio, la discarica controllata di Altamura che ha raggiunto la capacità di quasi un milione di metri cubi con i suoi cinque lotti [il primo di 400 mila metri cubi risale al 1987 (capacità esaurita); il secondo di 22.000 mc risale al 1996 (capacità esaurita); il terzo di 100.000 mc risale al 1997 (capacità esaurita); il quarto di 255.000 mc risale al 1999 (capacità esaurita); il quinto lotto di 150.000 mc è attualmente in esercizio, autorizzato con il già citato decreto n. 338 del 30 ottobre 2002];
– tale “fase di transizione”?, secondo la programmazione e le decisioni del Commissario Delegato, terminerà solo quando sarà in esercizio il nuovo impianto di Grottelline, in territorio di Spinazzola;
– da più parti però si contesta, con buone ragioni, tale ubicazione, ma un dato è certo: in tutti questi anni, i Sindaci del bacino non sono stati capaci di individuare un sito alternativo e di assumere autonome decisioni; una paralisi ed una latitanza che ha causato ritardi ed incertezze e che ha giustificato l’intervento d’imperio del Commissario per l’emergenza ambientale;
– allo stato, il permanere di una simile condizione di emergenza e di incertezza non potrà che determinare un solo risultato: continuerà ad essere utilizzata la discarica di Altamura, allontanando ancora nel tempo il momento della sua definitiva chiusura e delle successive fasi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di tutta l’area;
– è bene tenere presente, infatti, che il quinto lotto (in esercizio dal 2003) ha una capacità massima autorizzata di
– di tali questioni, cruciali e particolarmente sentite della cittadinanza altamurana, il Movimento Aria Fresca, che lo scrivente rappresenta in consiglio comunale, si è occupato in diverse occasioni e con diverse iniziative, come ad esempio un anno fa quando fece una campagna informativa e di sensibilizzazione (si veda, ad esempio, il Foglio del Movimento diffuso nel dicembre 2005);
tanto premesso, chiede con urgenza al Sig. Sindaco, anche nella sua qualità di Presidente dell’Autorità di Bacino BA/4:
1) di riferire in merito alla capacità residua del quinto lotto della discarica attualmente in esercizio;
2) quali siano le iniziative intraprese dal Sindaco e dall’Autorità di Bacino per affrontare l’imminente esaurimento del quinto lotto della discarica di Altamura;
3) quali questioni abbia affrontato l’assemblea dei sindaci del bacino nelle riunioni che si sono tenute nell’ultimo anno e mezzo;
4) come si intenda, con la prossima fine (31 gennaio 2007) della gestione commissariale, organizzare e gestire il ciclo dei rifiuti nel nostro territorio, in particolare cosa si intenda fare: A) per mettere la parola fine al ricorso generalizzato ed indiscriminato del sistema di smaltimento dei rifiuti in discarica; B) per potenziare la raccolta differenziata ora a livelli scandalosamente bassi ed altre forme di trattamento e smaltimento dei rifiuti come prevedono normative comunitarie e nazionali; C) per liberare Altamura da una servitù (la discarica di via Laterza) ormai ventennale.
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Alla cortese attenzione del
SINDACO di Altamura
OGGETTO: Recupero di somme non riscosse dal Comune a titolo di contributo socio-ambientale per la presenza della discarica nel territorio altamurano. Interpellanza urgente.
Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca,
premesso che:
– nei giorni scorsi ha appreso che in questi anni il Comune di Altamura non ha mai percepito le somme versate dai comuni che smaltiscono rifiuti nella discarica di via Laterza a titolo di contributo socio-ambientale destinato, dalla normativa in materia, appunto al Comune il cui territorio sia gravato dalla presenza di simili impianti;
– da quanto appreso, i crediti non prescritti che possono essere ancora recuperati attivando le necessarie azioni giudiziarie in sede civile ammonterebbero a 400/500 mila euro;
– risulta allo scrivente che gli uffici comunali (“ambiente”? e “contenzioso”?), da tempo e dopo aver richiesto in via bonaria il pagamento di tale somme alla ditta senza alcun esito, hanno sollecitato l’amministrazione comunale ad avviare le azioni giudiziarie di recupero di tali cospicue somme;
– risulta altresì che i medesimi uffici hanno sollecitato una decisione da parte dell’amministrazione comunale anche in ordine all’avvio delle azioni dirette al recupero di altre somme che, come già fece la precedente giunta comunale, ipotizzano essere state corrisposte in misura maggiore rispetto al dovuto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani negli anni precedenti;
tanto premesso e come già anticipato in altra sede, chiede con urgenza al Sig. Sindaco:
1) se i fatti, così come esposti in premessa, corrispondono al vero;
2) soprattutto, quali ragioni abbiano impedito sinora di avviare le azioni giudiziarie per il recupero di detti crediti.