FONDI REGIONALI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE

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All’attenzione


del Presidente del Consiglio comunale


dei Presidenti dei Gruppi consiliari


 


p.c.  del Sindaco


dell’Assessore all’Urbanistica


 


– Palazzo di Città , Altamura –


 


 


 


Finanziamenti regionali per la riqualificazione delle periferie


(PIRP, Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie).


 


UN’OPPORTUNITÀ DA NON SPRECARE


 


Richiesta di avvio di una discussione sul tema.


 


 


Nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 81 del 29 giugno 2006 ”“ come in più occasioni (anche in Consiglio comunale) ho riferito ”“ è stato pubblicato il Bando regionale per l’accesso ai finanziamenti per la riqualificazione delle periferie (PIRP ”“ Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie) [clicca qui per leggere e scaricare il bando in versione .pdf].


I Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) sono promossi dai Comuni ed attuati con la collaborazione di soggetti pubblici e privati. L’obiettivo è la rigenerazione delle periferie urbane colpite da degrado fisico, sociale ed economico, attraverso azioni mirate al miglioramento della qualità  ambientale, alla promozione dell’occupazione e all’impiego dell’imprenditoria locale.


La Regione mette a disposizione Euro 82.639.712,43. Ogni comune, non capoluogo, può presentare una proposta. La domanda di finanziamento del PIRP deve pervenire, corredata dalla documentazione richiesta, in duplice copia, entro il 27 dicembre 2006.


Ciascun PIRP potrà  essere finanziato per un ammontare massimo di quattro milioni di euro per i comuni con oltre 50.000 abitanti (è il caso, dunque, di Altamura). Non sono ammesse proposte di PIRP che comportino varianti urbanistiche di aree a destinazione agricola finalizzate all’insediamento di edilizia residenziale o che riguardino in prevalenza aree non edificate.


 


La valutazione dei programmi presentati dai Comuni si baserà  sui seguenti criteri:


Caratteristiche demografiche, sociali ed economiche del comune


Caratteristiche fisiche e sociali dell’area di intervento (livello di evasione scolastica; nuclei familiari in carico ai servizi socio-assistenziali; popolazione anziana; tasso di disoccupazione; presenza di alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata; carenza di servizi pubblici e di esercizi commerciali; presenza di manufatti dismessi e degradati; centro storico in spopolamento)


Qualità  del progetto preliminare e risultati attesi (efficacia dell’intervento con riferimento all’idea complessiva di rigenerazione; sinergie con programmi sociali; incremento delle dotazioni e fruibilità  di servizi pubblici e privati; studio di soluzioni progettuali affinché l’area d’intervento possa definirsi «amica» delle bambine e dei bambini; previsione di alloggi di tipologie adatte ad anziani, giovani coppie, immigrati, diversamente abili; previsione di viabilità  ciclo-pedonale, zone a traffico limitato o rallentato e di cosiddette “strade residenziali”?; miglioramento della funzionalità  e fruibilità  del trasporto pubblico locale; riduzione delle barriere architettoniche; perseguimento di obiettivi di sostenibilità  ambientale e tutela delle risorse naturali; riduzione dei consumi idrici; ripristino della permeabilità  dei suoli; sistemi per la riduzione dei consumi energetici e l’uso di fonti di energia rinnovabile


Coinvolgimento degli abitanti e altri attori sociali (processi di partecipazione attivati; rapporti fra i risultati del processo partecipativo e le proposte d’intervento previste dal PIRP; piano per l’informazione e il coinvolgimento dei residenti nella realizzazione del programma)


Presenza, entità  e finalizzazione di ulteriori finanziamenti pubblici e privati


Fattibilità  degli interventi (garanzie sull’effettiva partecipazione degli enti pubblici e dei soggetti privati; minore complessità  degli adempimenti urbanistici ed amministrativi; cronogramma del processo attuativo).


 


Le periferie ”“ si sottolinea tra l’altro nella deliberazione della Giunta regionale di approvazione del bando ”“ sono parte delle città , sono abitate da cittadini della medesima città , ma spesso ne appaiono estranee. Si è consapevoli che per ridurre i caratteri di separazione e distacco che li rendono estranei devono realizzarsi, in maniera concomitante e coordinata, interventi di politica edilizia, sociale, economica e del lavoro. L’approccio integrato di rigenerazione urbana tenta di mettere in opera interventi capaci di affrontare i problemi da molti punti di vista contemporaneamente: promuovendo la riqualificazione dell’ambiente costruito attraverso il risanamento del patrimonio edilizio, riorganizzando l’assetto urbanistico, migliorando la qualità  ambientale, recuperando e/o realizzando urbanizzazioni primarie e secondarie integrate alla residenza e ad altre attività  di servizio, favorendo l’occupazione e l’iniziativa imprenditoriale locale, mettendo in atto politiche mirate a contrastare l’esclusione sociale di particolari gruppi di abitanti, aumentando il grado di sicurezza dei residenti e così via. I caratteri di perifericità  (isolamento, separazione, estraneità ) interessano non solo i quartieri esterni ma anche, spesso, i centri storici. I PIRP, in questi casi, devono mirare a favorire l’insediamento o evitare l’espulsione delle fasce sociali più deboli; a promuovere il riuso del patrimonio edilizio degradato e a incrementare le funzioni residenziali, destinando gli alloggi recuperati a soggetti aventi diritto ad accedere al patrimonio di edilizia residenziale pubblica; a perseguire l’integrazione fra risorse e interventi pubblici e privati, anche attraverso la predisposizione di progetti innovativi volti a prevenire fenomeni di degrado e interventi sistematici di manutenzione ed adeguamento tecnologico.


 


Il Bando indica in dettaglio le finalità , i soggetti attuatori, le caratteristiche, i finanziamenti, le procedure. Nel mentre l’attuazione del PIRP viene effettuata con finanziamenti pubblici e privati, la predisposizione dei Programmi deve essere attuata ”“ puntualizza la deliberazione regionale ”“ con larga partecipazione di tutti gli interessati in maniera diretta e indiretta: gli abitanti che rappresenteranno le loro necessità , gli enti pubblici da coinvolgere, le imprese, le cooperative, le associazioni, i sindacati, i privati. Al fine di dare completa attuazione ai PIRP, il Bando prevede (punto 6) che possono essere stipulati accordi tra amministrazioni pubbliche (statali, regionale e locali) e tra queste ed altri enti pubblici e privati profit e no profit, finalizzati a contrastare il disagio sociale e la disoccupazione mediante specifici interventi in settori quali: promozione della formazione professionale giovanile; recupero dell’evasione scolastica; assistenza agli anziani; sostegno ai minori a rischio; realizzazione di strutture per l’accoglienza. Come pure possono essere stipulate convenzioni tra amministrazioni pubbliche ed associazioni, organizzazioni sindacali e degli inquilini, rappresentanze dell’imprenditoria interessata, del mondo della cooperazione e del volontariato sociale, specie per quanto attiene al settore dei servizi, quali in particolare: iniziative socioeducative rivolte ai bambini e agli adolescenti; iniziative volte a favorire l’integrazione dei diversamente abili; iniziative di animazione culturale; iniziative di promozione della cittadinanza attiva; servizi di consulenza e orientamento per le imprese locali, già  presenti o di nuova costituzione; creazione e sviluppo di iniziative economiche; osservatori sui servizi sociali.


 


Il punto 8 del Bando indica l’intero percorso amministrativo e tecnico di predisposizione ed approvazione del Piano, a iniziare dai primi adempimenti comunali fino alla attuazione dei programmi. In particolare, per quanto riguarda le fasi ed i passaggi amministrativi che devono essere espletati a livello comunale:


1)      il Comune individua la zona dell’abitato in cui localizzare il PIRP;


2)     il Comune predispone il progetto preliminare assicurando la partecipazione degli abitanti alla definizione di obiettivi, contenuti e modalità  attuative e coinvolgendo le organizzazioni sindacali e degli inquilini maggiormente rappresentative sul territorio, le forze sociali, le rappresentanze dell’imprenditoria interessata (edilizia, servizi, commercio, ecc.), del mondo della cooperazione e del volontariato sociale, e indice un confronto concorrenziale di evidenza pubblica per l’individuazione di altri eventuali soggetti attuatori privati;


3)     il Consiglio comunale approva il PIRP, corredato della relazione tecnica e finanziaria, nonché degli elaborati grafici;


4)     il Sindaco, entro 180 giorni dalla pubblicazione del Bando regionale (quindi entro il 27 dicembre 2006), fa pervenire alla Regione al domanda di finanziamento.


 


Sarà  poi la Regione, nei successivi 90 giorni, a predisporre una graduatoria dei Programmi di riqualificazione ammissibili a finanziamento.


 


Ebbene,


         considerata la complessità  dell’iter di formazione ed adozione di un simile Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP);


         considerata la necessità  ”“ imposta dal Bando ”“ di avviare forme di coinvolgimento e partecipazione di cittadini, singoli ed associati, imprese ed organizzazioni di categoria interessate;


         considerato che (nonostante i numerosi inviti ed appelli che lo scrivente, in consiglio comunale ed in altre sedi pubbliche, in più occasioni ha fatto al fine di avviare una discussione e l’iter di predisposizione ed adozione di un Programma di Riqualificazione) sono già  trascorsi, senza alcun riscontro e senza che alcuna iniziativa sia stata pubblicamente intrapresa, due dei sei mesi concessi dal Bando per l’adozione del Piano e la presentazione della domanda di finanziamento;


         considerate le condizioni abitative, di vita sociale e di disagio in cui versano vaste zone della Città  prive di servizi ed infrastrutture pubbliche o di utilità  pubblica, che da anni vedono i cittadini di tali quartieri chiedere interventi assolutamente indispensabili da parte dell’amministrazione comunale, come ”“ da più parti ed in svariate occasioni fatto rilevare ”“ nelle zone di Via Selva, Carpentino, Via Corato, Trentacapilli, Lama di Cervo, Centro Storico,


 


lo scrivente, Enzo Colonna, consigliere comunale del Movimento cittadino Aria Fresca, chiede che sia convocata con urgenza una seduta del Consiglio comunale al fine di avviare la discussione sull’argomento e quindi l’iter di adozione di un Programma di riqualificazione. A tal fine, chiede che, nella prossima Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari convocata per il giorno 6 settembre 2006, sia posto in votazione l’inserimento del seguente punto all’Ordine del Giorno:


– Bando regionale per l’accesso ai finanziamenti per la riqualificazione delle periferie (PIRP ”“ Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie): discussione generale e mozione per l’avvio dell’iter di adozione di un PIRP ad Altamura (punto richiesto dal consigliere Vincenzo Colonna)


 


Altamura, 1° settembre 2006


 


 


enzo colonna


consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca