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All’attenzione
del Sindaco
della Giunta
del Presidente del Consiglio Comunale
dei Capigruppo consiliari
dei Dirigenti del Settore “Urbanistica”? e “Lavori Pubblici”?
p.c. dei Mezzi di Informazione Cittadina
Promozione di un programma in ambito urbano finalizzato alla riqualificazione edilizia e urbanistica di quartieri degradati, al miglioramento delle condizioni ambientali, all’adeguamento e sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni di servizi pubblici e privati, all’integrazione sociale e all’incentivazione dell’offerta occupazionale, denominato “CONTRATTO DI QUARTIERE II”.
Ulteriori fondi statali (sino ad 8 milioni di euro per progetto) a disposizione del Comune.
UN CONTRATTO DI QUARTIERE PER ALTAMURA
CI RIPROVIAMO?!
Con la presente nota segnalo un’opportunità che il Comune di Altamura non può sottovalutare e sciupare, come purtroppo, in altre occasioni, è avvenuto. Sollecito l’amministrazione comunale, tutte le forze politiche presenti in consiglio e gli organi amministrativi ad attivarsi in tal senso.
Mi riferisco ad un recentissimo Avviso finalizzato al “Completamento del programma innovativo in ambito urbano denominato «Contratti di quartiere II».
Il “Contratto di Quartiere II”? è un programma urbanistico promosso dal Ministero delle infrastrutture e trasporti ai sensi dell’art. 4, comma 1, della legge 8 febbraio 2001 n.
Ebbene, è ormai a tutti noto che il Comune di Altamura, all’epoca (due anni fa), per una serie micidiale di fattori (reciproche incomprensioni, ignoranza, malafede, difficoltà politiche, equivoci), non colse quella opportunità [leggi: MANDATO ALL’ARIA IL CONTRATTO DI QUARTIERE (clicca qui)], che, nel frattempo, ha consentito a circa 30 comuni pugliesi (alcuni a noi molto vicini geograficamente) di ottenere cospicue risorse pubbliche e di avviare procedure dirette alla riqualificazione di interi quartieri.
Ora, a distanza di due anni, torno (come già feci all’epoca) a segnalare che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con decreto dell’8 marzo 2006 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 2006: clicca qui per il testo integrale del decreto), dopo aver esaurito e finanziato le procedure relative ai precedenti bandi regionali del 2003/2004, ha provveduto, con i fondi residui ancora disponibili, a pubblicare un Avviso, indirizzato a tutti i comuni italiani, con il quale mette a disposizione circa 312 milioni di euro per il completamento del programma «Contratti di quartiere II».
Sottolineo che quest’ultimo Avviso prevede una quota di finanziamento pubblico statale (per un ammontare che va da 1 ad 8 milioni di euro per ciascun progetto comunale di intervento), da integrare possibilmente con ulteriori investimenti privati o pubblici (si pensi alla possibilità per il Comune di destinare a tale scopo una parte delle risorse finanziarie rinvenienti dalle pratiche di condono e sanatoria edilizia in corso di definizione), nell’ottica della sinergia tra diverse risorse che è l’elemento comune che caratterizza i programmi di riqualificazione urbana di ultima generazione.
Le risorse pubbliche (e quelle private eventualmente attivabili) sono dunque cospicue.
I progetti finanziabili sono caratterizzati: dalla riqualificazione del territorio urbano, anche attraverso l’adeguamento e lo sviluppo delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria; dalla dotazione di servizi volti al raggiungimento di più elevati standard di qualità ; dal recupero e riuso, a servizio della collettività , di contenitori dismessi o da dismettere, da destinare ad opere di urbanizzazione; dal miglioramento delle condizioni ambientali e sociali ed dall’incentivazione dell’offerta occupazionale. L’avviso, come il precedente bando regionale, sollecita i comuni a interventi sperimentali; sono considerati a carattere sperimentale gli interventi innovativi mirati al contenimento dei consumi energetici ed al miglioramento della qualità ambientale, dell’economicità della gestione e della manutenzione di servizi collettivi, ottenuti facendo ricorso a manufatti e/o tecnologie innovative, che comprovino l’abbattimento dei costi sopportati dalla pubblica amministrazione per la progettazione, realizzazione e gestione delle opere di urbanizzazione.
Ulteriori risorse aggiuntive, pubbliche e/o private, diverse da quelle statali, possono essere acquisite “attraverso la concessione di diritti edificatori su tutto il territorio comunale ovvero mediante concessione di progettazione, realizzazione e gestione delle stesse opere per periodi temporali legati alla remunerazione dei capitali investiti”? (art. 3, comma 7, dell’Avviso).
I “Contratti di Quartiere II”? devono essere localizzati nelle zone caratterizzate da diffuso degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano, carenze di servizi, contesti di scarsa coesione sociale connessa a marcato disagio abitativo. Il programma, promovendo la partecipazione diretta degli abitanti, si propone d’incrementare, anche con il supporto d’investimenti privati, la dotazione infrastrutturale in questi quartieri degradati, prevedendo pure misure e interventi per favorire l’occupazione e l’integrazione sociale. I progetti devono essere finalizzati anche a introdurre nuove politiche abitative (a beneficio, ad esempio, di giovani coppie, anziani, immigrati), utilizzando strumenti innovativi e varie tipologie di bandi di gara sempre con evidenza pubblica.
Insomma, si tratta di una nuova urbanistica, che ha il grande merito, pur senza rompere con il passato, di non essere più calata dall’alto ma d’improntarsi a principi di cooperazione, efficienza, trasparenza. Metodi già collaudati in molte regioni, dove hanno dato notevoli risultati.
Il bando ministeriale individua, ai fini della formazione della graduatoria, i seguenti fattori che saranno valutati da una commissione nazionale:
– la ricaduta in termini occupazionali e di integrazione sociale;
– la qualità progettuale degli interventi ordinari e sperimentali.
– l’entità dei finanziamenti aggiuntivi pubblici e privati;
L’Avviso del Ministero assegna un termine per la presentazione delle progettazioni molto breve: quaranta giorni a decorrere dalla data della sua pubblicazione, vale a dire il 23 aprile 2006, che, essendo un giorno festivo, fa slittare al 24 aprile il termine ultimo di presentazione.
Nonostante la complessità del programma e del lavoro amministrativo necessario e soprattutto nonostante l’esiguità del tempo ancora a disposizione, ritengo che questa offerta dal bando ministeriale sia un’opportunità che il Comune di Altamura deve tentare di sfruttare al fine di migliorare la qualità urbana e la dotazione di infrastrutture di alcune zone dell’abitato (attraverso aree verdi, parcheggi, asili, centri destinati alle attività culturali e sociali, viabilità , ecc.). Sottolineo, ancora una volta ed a titolo meramente esemplificativo, la necessità di intervenire con simili interventi in zone come quelle di via Corato, contrade Lama di Cervo e Trentacapilli, via Selva, centro storico).
Un’opportunità irripetibile per tentare di:
1) incrementare la dotazione di infrastrutture e il livello di qualità ambientale delle aree urbane più “deboli”?;
2) realizzare un ambiente urbano più attraente rispetto all’insediamento abitativo e agli investimenti;
3) elevare il livello della qualità della vita in termini sociali e culturali.
Per il raggiungimento di simili obiettivi, dichiaro la disponibilità mia e del mio Movimento di appartenenza, come in più occasioni abbiamo dichiarato (in primo luogo, nell’ultima competizione elettorale comunale), a lavorare di concerto con tutte le forze politiche e con tutti gli organi amministrativi di questo Comune.
A tal fine, ritengo necessario che, in tempi rapidi, possa essere convocata una riunione (su iniziativa dell’Amministrazione o del Presidente del Consiglio) con la partecipazione di amministratori, consiglieri e rappresentanti delle forze politiche, in cui si possa affrontare l’argomento e fissare una calendario degli impegni e delle iniziative amministrative necessari.
Altamura, 20 marzo 2006
enzo colonna
consigliere comunale del Movimento Aria Fresca