Questo resoconto è stato predisposto da Enzo Colonna, consigliere comunale che – assieme all’assessore all’ambiente Franco Berloco ed al dirigente dell’ufficio tecnico Giovanni Mona – rappresentava il Comune di Altamura nella riunione della Conferenza dei servizi del 29 luglio 2004 convocata per l’approvazione del piano di caratterizzazione del sito inquinato.
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BARI, 29 LUGLIO 2004
Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale in Puglia.
Si è tenuta questa mattina, 29 luglio 2004, la Conferenza dei servizi convocata dal Commissario per l’emergenza ambientale in Puglia Raffaele Fitto per l’approvazione del piano di caratterizzazione di una vasta area della Murgia in Contrada Cervoni, territorio di Altamura, che è stato oggetto per alcuni anni di spandimento di fanghi inquinati.
La grave forma di inquinamento è stata scoperta nel settembre 2003. Su quanto è successo da allora rinviamo a MURGIA AVVELENATA: IL GIALLO DI UNA BONIFICA MAI INIZIATA (clicca qui).
In discussione erano due piani di caratterizzazione: uno predisposto nel gennaio 2004 dall’ARPA e dal professor Basset dell’Università di Lecce su incarico del Commissario Fitto ed approvato dalla Conferenza dei servizi nella riunione del 5 aprile 2004; l’altro presentato dai proprietari dell’area il 9 luglio scorso.
La Conferenza di oggi – che vedeva la presenza di tutti i soggetti pubblici (Regione, Provincia, Comune di Altamura, ARPA, ASL) e privati (i proprietari del sito) coinvolti – era chiamata ad esprimersi sul piano predisposto dai proprietari (famiglia Quintano-Lauriero).
Su tale piano, in sede di Conferenza, diverse sono state le riserve ed osservazioni espresse dall’ARPA, dal professor Basset, da Legambiente Puglia (clicca qui per leggere la dichiarazione messa agli atti della conferenza dai delegati di Legambiente Vito Castoro e Giacinto Fiore), dal dottor Miali (responsabile Servizio Igiene dell’ASL), dal Comune di Altamura.
Dopo una discussione durata oltre quattro ore, la Conferenza ha concluso i suoi lavori con un risultato sostanzialmente positivo, che costituisce un punto fermo nella procedura finalizzata dapprima alla caratterizzazione (vale a dire, il complesso di indagini ed analisi necessarie per comprendere la tipologia ed il grado dell’inquinamento) e successivamente alla bonifica del sito.
La Conferenza ha dato il via libera alla realizzazione del piano di caratterizzazione da parte dei proprietari.
Il tutto, però, con una serie di prescrizioni emerse dal dibattito odierno:
il piano dei privati dovrà recepire gli analiti (cioè gli elementi che dovranno essere ricercati nei campioni), le metodiche, le tecniche di campionamento (non lo scavo come previsto nel piano dei proprietari, ma la tecnica del carotaggio), previsti dal piano fatto preparare da Fitto;
i rilievi satellitari potranno essere utilizzati solo in via supplementare e non certo per delimitare l’area sottoposta ad indagine (i satelliti a raggi infrarossi – si è osservato – possono rilevare solo alcuni tipi di inquinamento), in altri termini l’area interessata deve rimanere quella inizialmente sottoposta a sequestro;
si dovrà procedere al campionamento ed analisi delle acque stagnanti della superficie e quelle presenti in eventuali cavità ed inghiottitoi;
tutte le operazioni di caratterizzazione dovranno terminare entro sei mesi a partire dal 1° settembre 2004;
i valori limite di riferimento per le analisi devono essere quelli di cui alla Tabella A del Decreto Ministeriale n. 471/99, cioè i valori limite previsti per le aree destinate a verde a cui – secondo l’ultima giurisprudenza – vanno assimilate le aree agricole (non si applica quindi la Tabella B che si riferisce alle aree industriali);
il 10% dei campioni del terreno di superficie sarà sottoposto ad analisi per rilevare la presenza di diossina, PCB e fitofarmaci;
il 10% di tutti i campioni saranno sottoposti a controanalisi da parte dell’ARPA.
Infine si è previsto che i proprietari diano comunicazione – almeno 7 giorni prima – a Comune, ASL, ARPA e Provincia delle operazioni sul campo che si andranno ad effettuare onde permettere la presenza ed il controllo di tecnici e consulenti di tali enti.
Tali prescrizioni sono state accettate dai proprietari presenti e saranno recepite, con l’approvazione del piano, in un decreto che Fitto andrà ad adottare nei prossimi giorni.
ENZO COLONNA
(consigliere comunale di Altamura)
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