LA DENUNCIA-CHOC DEL CONSIGLIERE SIANI







Gazzetta del Mezzogiorno del 18 aprile 2003
Le «carte» saranno inviate ai carabinieri e alla Procura
«Non occuparti dell’appalto»

Un consigliere dell’Udc denuncia in aula: «Sono stato intimidito»


Altamura –
Consiglio comunale in giallo. Un consigliere dell’Udc ha denunciato in aula di essere stato oggetto di «intimidazioni»: non deve più occuparsi di una gara d’appalto comunale. L’episodio è stato definito da tutti gravissimo e le carte saranno inviate ai carabinieri ed alla Procura.
Avrebbe dovuto essere una seduta tranquilla. Solo un punto iscritto all’ordine del giorno: la sostituzione del capogruppo dei Ds Michele Ventricelli, dimissionario due settimane fa, il cui posto è stato occupato da Antonio Colamonaco, medico veterinario.
Non è stato tutto così calmo. Nel pieno della riunione il consigliere dell’Udc Vincenzo Siani ha fatto dichiarazioni pesanti. A suo dire, infatti, è stato «avvicinato» da alcune persone all’ingresso del Municipio, mentre al primo piano era in corso il consiglio comunale. Con fare minaccioso uno di loro lo avrebbe «invitato» a non occuparsi più di una vicenda, quella della pubblica illuminazione, sulla quale Siani ha contestato in maniera molto critica l’aggiudicazione dell’appalto.
Dopo questo incontro ravvicinato Siani ha preso il microfono ed ha parlato: «Devo denunciare un episodio gravissimo». Quindi le dichiarazioni. A detta di Siani all’incontro era presente anche l’assessore Antonio Cardano.
In mancanza di controprova e della cosiddetta altra «campana», il consiglio comunale ha chiesto al presidente Luigi Lorusso di trasmettere gli atti alla caserma dei carabinieri (che almeno fino a ieri non aveva ancora ricevuto niente) per le opportune valutazioni del caso.
Siani ha ricevuto attestazioni di solidarietà  sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Di sicuro, una storia che merita un approfondimento delle istituzioni competenti.
Cambiando pagina, il consigliere Enzo Colonna ha chiesto agli uffici comunali delle verifiche sulla realizzazione di un immobile destinato ad attività  commerciali nel Parco urbano nella zona di via Matera, limitrofa al Boschetto di via Treviso. Molte infatti sono state le segnalazioni dei cittadini. Colonna vuol capire se c’è la «legittimità  giuridica» dell’intervento a cui si è giunti dopo un condono. Tecnicamente, si tratta di una ristrutturazione di un manufatto preesistente.
Onofrio Bruno