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COMUNICATO STAMPA A CURA DI LEGAMBIENTE – Altamura
Ad un anno dalla stipula del nuovo contratto di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani tra TRADECO e Amministrazione Comunale è ancora troppo bassa la percentuale di rifiuti che viene differenziata: appena il 3,26% diviso tra carta e cartone 1,24%, plastica 0,48%, vetro 0,99%, e un restante 0,55% tra pile, farmaci, rifiuti di mercati, contenitori di spray e vernici e rifiuti assimilabili agli urbani.
Cifre, queste, irrisorie se si pensa che gli obiettivi stabiliti dal decreto Ronchi sono del 35% al 2003. Tutto ciò è dovuto alla pigrizia dei cittadini ma in gran parte anche alla mancata informazione e sensibilizzazione che doveva essere fornita alla città .
Il contratto stipulato (che costa alla città oltre 5.000.000 € l’anno) prevede una “massiccia campagna informativa, promozionale e di sensibilizzazione”? unitamente a una serie di iniziative come: “incontri preparatori su temi diversi relativi alla raccolta differenziata”?, “concorsi a premi”? per stimolare la creatività dei giovani e formarne l’educazione ambientale e infine una “isola ecologica intelligente itinerante posizionata per 15 giorni in ogni scuola di Altamura”? (che giace inerte dietro i cancelli chiusi del capannone dell’azienda).
Invece l’azione si è limitata ad una timida distribuzione di volantini che non sono giunti neanche in tutte le zone della città .
Per tale opera di informazione, inoltre, potevano essere coinvolte anche le associazioni ambientaliste.
Tutto ciò è preoccupante, in quanto si inserisce in una situazione che vede il nostro territorio ancora interessato da cumuli di rifiuti sparsi ovunque e la discarica comunale ormai al tracollo e costretta a subire un ampliamento per contenere la massa di rifiuti che vi giunge.
Pertanto si invita la Tra.de.co. a rispettare il contratto stipulato e l’Amministrazione a prendere provvedimenti qualora non si provvedesse all’osservanza dello stesso.
Se il contratto continuerà ad essere disatteso Legambiente denuncerà l’inadempienza a chi di dovere.