SULLA MOBILITÁ”¦ FERMATEVI!!

Altamura, 2 ottobre 2002

All’ordine del giorno della riunione odierna della Giunta comunale, capeggiata dal Sindaco Rachele Popolizio, sono iscritti due punti riguardanti l’assunzione a tempo indeterminato di due Dirigenti comunali. Tale assunzione, secondo lo schema di deliberazione agli atti, prevede la “chiamata nominativa”? di due dirigenti in mobilità  provenienti da altri enti pubblici, che hanno presentato una semplice domanda all’indirizzo del Sindaco e del Segretario comunale di Altamura.

Tale determinazione era nei programmi della Giunta già  da diversi mesi e solo il dissenso espresso da forze politiche, singoli consiglieri ed esponenti della maggioranza ne aveva ritardato la sua adozione. Il Sindaco e l’attuale Giunta sembrano ora determinati ad adottare il provvedimento. Questo è uno dei motivi che ha indotto Rifondazione Comunista ad abbandonare la maggioranza e la Giunta.

Riteniamo un simile atto ingiusto ed ingiustificato, in contrasto con le più elementari regole di organizzazione dell’apparato amministrativo e burocratico, con i principi di trasparenza, efficienza, buon andamento ed imparzialità  dell’azione amministrativa ed anche con i propositi e gli impegni elettorali assunti dall’allora candidato sindaco Popolizio e dalle forze politiche di centrosinistra.

INVITIAMO

IL SINDACO RACHELE POPOLIZIO,

L’INTERA GIUNTA

ED I PARTITI DELLA COALIZIONE

A RITIRARE TALE PROVVEDIMENTO:

1) Perché mortifica il diritto di tanti giovani professionisti e laureati a poter partecipare, attraverso un concorso pubblico ed aperto, alla selezione per la copertura di tali ruoli di prestigio. Garantire parità  di trattamento, offrire a tutti una chance di crescita umana e professionale, senza alcuna discriminazione e barriera, sono da sempre impegni ben chiari e precisi delle forze politiche progressiste e di sinistra.

2) Perché mortifica il diritto di tanti validi funzionari attualmente in servizio presso il Comune di Altamura a poter concorrere ad un simile posto, progredendo nella propria carriera professionale. Mortifica l’impegno passato (ignorandolo) e demotiva l’impegno futuro (privandolo di senso e di prospettiva).

3) Perché contrasta con il principio costituzionale della concorsualità  (art. 97, comma 3, della Costituzione: «agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso»), in quanto non solo non si prevede alcun concorso pubblico ed aperto a tutti gli aventi i requisiti (come invece, ad esempio, si è recentemente fatto per l’assunzione di autisti), ma si attiva una procedura di mobilità  senza alcuna e preventiva forma di pubblicità  (ad esempio, un bando o avviso pubblico attraverso cui l’amministrazione avrebbe dovuto comunicare le sue intenzioni ed a cui avrebbero potuto rispondere ed aderire tutti coloro, altamurani e no, che sono attualmente in servizio presso altre amministrazioni pubbliche con funzioni dirigenziali).

4) Perché in discussione non sono certo le capacità  e la professionalità  dei nominativi prescelti, ma il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità  cui si deve ispirare ogni azione amministrativa ed in particolare l’organizzazione dei pubblici uffici (art. 97, comma 1, della Costituzione). Principi che, in questo caso (selezione di personale), suggeriscono il ricorso ad un concorso pubblico ed aperto (per questi ruoli ”˜unici’ non vale il blocco delle assunzioni negli enti locali imposto dall’ultima Legge Finanziaria 2002, art. 19, comma 1) o, almeno, che le chiamate di personale in mobilità  siano effettuate, come peraltro impone la legge (artt. 35 e 6 del Testo Unico sul pubblico impiego), secondo regole, direttive e criteri fissati in un regolamento comunale sull’ordinamento degli uffici e sulle modalità  di accesso all’impiego, sinora mai adottato dal Comune di Altamura. Tale regolamento dovrebbe fissare peraltro i requisiti di accesso alla dirigenza alla luce di quanto recentemente disposto dal D.lgs. n. 145 del 2002 sul riordino della dirigenza e recependo i criteri generali di competenza del consiglio comunale (in particolare, l’art. 3, comma 5).

5) Perché il “diritto ad una buona amministrazione”?, sancito e riconosciuto ad ogni individuo anche dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (art. 41), presuppone il rispetto del ”˜diritto ad una buona selezione degli amministratori pubblici’, attraverso modalità  pubbliche e trasparenti e non certo con una semplice e discrezionale “chiamata nominativa”?.

6) Perché le capacità  e la professionalità  individuate dal Sindaco e dalla Giunta nei professionisti prescelti ben potevano ”“ riteniamo ”“ essere utilizzate e valorizzate a beneficio dell’organizzazione amministrativa e burocratica del Comune attraverso altre forme ed altri strumenti a discrezionale disposizione del Sindaco, come contratti di lavoro a tempo determinato (collegati cioè al mandato del sindaco in carica, come è già  avvenuto con la precedente amministrazione di centrodestra), chiamata di personale in mobilità  a tempo determinato, incarichi di consulenza, inserimento in nuclei di valutazione o di progettazione, ecc. Si preferisce, invece, utilizzare i poteri discrezionali che la legge riconosce pro tempore (per la durata del mandato) ad un sindaco per effettuare scelte che saranno definitive (a tempo indeterminato).

Per tutte queste ragioni, chiediamo al Sindaco Rachele Popolizio ed alla sua Giunta – con la forza e la passione di questi convincimenti (che riteniamo ancora da loro condivisi) e con la stima che continuiamo ancora a nutrire nei loro confronti ”“ di

RITIRARE QUESTO PROVVEDIMENTO.

I consiglieri comunali dei Democratici di Sinistra:

dr. Enzo Colonna

prof. Giacinto Forte