E l’assenza del gruppo consiliare in aula è la dimostrazione che il partito ed il gruppo parlano la stessa lingua (anche se qualche segnale alla vigilia aveva fatto pensare che non fosse proprio così). E, dopo il consiglio comunale andato a vuoto, la Margherita torna alla carica con un documento unanime che sa di aut-aut.
Ecco la spiegazione della mancata partecipazione. “E’ stato disatteso – si legge nella nota – dagli alleati l’impegno a discutere in via prioritaria ed urgente l’argomento relativo agli accordi di programma”. “Pertanto – aggiunge la Margherita – il gruppo consiliare ed il partito chiedono la convocazione urgente di un nuovo consiglio comunale impegnandosi a presentare l’atto di indirizzo già predisposto dal sindaco”. Il riferimento è alla proposta di soluzione della vicenda, secondo quanto emerso nel tavolo di concertazione con gli imprenditori e poi confermato in conferenza pubblica: prevede la delocalizzazione della maggior parte delle imprese da via Bari a via Gravina ma prevede, anzi non esclude, che ad alcuni in via Bari saranno rilasciate le concessioni edilizie.
La rottura della maggioranza è resa più evidente dalle diverse posizioni espresse dai partiti di centro (Sdi, Udeur, RI) e dei Ds più Rifondazione. Il sindaco, intanto, non rilascia dichiarazioni. La conferenza stampa annunciata non è stata convocata.
seguono altre reazioni
Onofrio Bruno