Da molto tempo sono convinto che il Municipio sia diventato una sorta di “non luogo”?. Mi sforzo di spiegarmi: un Municipio, un’Amministrazione Comunale -a mio avviso- altro non devono essere che ambiti in cui Soggetti motivati politicamente si attivano per realizzare cose di interesse collettivo. Faccio qualche piccolo esempio: riparare un marciapiede e realizzare un parco urbano, valorizzare a fini turistici i propri Beni culturali e ambientali e costruire una villetta, una piazzetta, recuperare un verde di città quasi inesistente e attivare una zona pubblica omogenea per l’edilizia produttiva, rispettando e assecondando un Piano Regolatore. Insomma: avere un disegno in testa, avere una propria idea di città . Da anni, almeno dieci, tutto questo, ad Altamura (ma non solo qui), non c’è più. Il Municipio, centro d’organizzazione e direzione sociale, economica e culturale, è diventato -lo ripeto- una sorta di “non luogo”?. In questo “non luogo”? può accadere di tutto: c’è il coltivatore che in pieno Consiglio comunale si mette a urlare, inveire, perché vuole che una parte dei suoi campi, da terreno agricolo sia trasformata in area edificabile; c’è l’imprenditore che in un altro Consiglio comunale alza la voce, perché vorrebbe realizzare il suo capannone non dove lo prevede il Piano Regolatore, “perché lì non gli piace”?, ma in un angolo del territorio che trova più conveniente; c’è il cittadino proprietario che in pieno Centro Storico vuole costruire una “bella casa a quattro piani”?; c’è l’automobilista che vuole attraversare Corso Federico, anzi vorrebbe sostare con la sua auto vicino alla Cattedrale. E si potrebbe continuare; ho voluto solo dare un esempio tangibile di come -penso io- il Municipio, una Giunta comunale ormai sono diventati solo “non luoghi”?. E ciò -a mio avviso- è potuto accadere perché negli ultimi anni, anche ad Altamura, il “berlusconismo”? ha rivoluzionato il modo di pensare quasi di tutti. E il “berlusconismo”? vuole la fine di ogni regola, ogni ordine, ogni vincolo, la fine di ogni interesse pubblico: chi vuole, chi sa, chi può faccia, intraprenda, realizzi e non si fermi al cospetto di una qualche regola. Anche per questo il Municipio è diventato il massimo del “non luogo”?. In Municipio, ormai, quasi sempre va un potere economico e dice agli amministratori: voglio fare questo, voglio aggiudicarmi quel lavoro, voglio costruire questo servizio ecc. Gli abitanti del Municipio, Sindaco, Assessori, Consiglieri, un po’ quasi tutti, si arrendono anche perché essi non hanno più motivazioni ideologiche e sono ossessionati dalla categoria del “consenso”?. E il Municipio diventa ancor più “non luogo”?. Tanto “non luogo”? che può accadere che un potere finanziario pensi: “quell’assessore va bene, quell’altro è meglio non ci sia”?. Tutto questo e altro ancora, mi era nitido nella mente quando ho accettato di fare il segretario cittadino dei DS. Ce l’ho messa tutta per far ritornare un pochino il Municipio “luogo”? di interesse generale. Ma -lo confesso- ho perso, non ce l’ho fatta. Ho conquistato un ulteriore fallimento, checchè ne dicano i radio-predicatori di paese. E’ vero, ne prendo atto: i tempi sono cambiati. In peggio.
Fabio Perinei