DEPOSITO SCORIE RADIOATTIVE E PARCO DELL’ALTA MURGIA

DEPOSITO SCORIE RADIOATTIVE, MENO PROBABILE SE CI FOSSE IL PARCO

Altamura / Puglia / Politica / 03-04-2002 (19:52:06)

Il rischio di un deposito di scorie radioattive sull’Alta Murgia sarebbe stato meno concreto se ci fosse stato il Parco? Tutto lo fa pensare, visto che tra i criteri di esclusione l’Enea (Ente Nazionale Energie Alternative) aveva previsto le aree inserite in riserve e parchi naturali.
Il Parco, già  istituito con una legge del 1998, è ancora sulla carta, soprattutto per l’opposizione di alcune categorie produttive (cavatori e una parte degli agricoltori) e il niet storico del Comune di Altamura, che nell’estate scorsa ha infine aderito. Ora occorre fare presto con la perimetrazione, il nodo di fronte al quale si sono fermate le trattative tra Regione, Ministero e Comuni. E in particolare un Comune, quello di Altamura, dilaniato anche da una lunga verifica nella maggioranza segnata da un azzeramento della giunta, aveva chiesto nel corso di una riunione lo scorso 8 marzo una pausa di riflessione, oggetto di velate critiche anche da parte dell’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Michele Saccomanno. “Il Parco è in dirittura d’arrivo”, dice quest’ultimo in un’intervista a Notizie on line. “Tutti gli Enti locali sono d’accordo per la sua istituzione e condividono le norme di salvaguardia. Altamura ha bisogno di tempo. Non posso evitare di acquisire questo dato. Una volta giunti a una proposta sulla perimetrazione condivisa da Regione e tutti i Comuni si potranno affrontare le eventuali osservazioni delle categorie produttive”. E’ chiaro che dall’ampiezza della perimetrazione dipende anche l’atteggiamento più o meno ostile di chi si oppone all’istituendo Parco.
Dal canto suo il sindaco di Altamura Rachele Popolizio risponde alle sollecitazioni dell’assessore Saccomanno. “Altamura ha recuperato, con la mia amministrazione, un ritardo di dieci anni aderendo al Parco. Dobbiamo concordare la perimetrazione in consiglio comunale tra tutte le forze politiche e concertarla anche con le categorie produttive. Allorquando si registreranno posizioni non disponibili alla mediazione, il Comune presenterà  una sua proposta”.
Pasquale Dibenedetto