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Bari lì 20/5/2000
Gent.mo Signor Sindaco
del Comune di Altamura
SEDE
OGGETTO: procedimento concernente l’acquisizione
del Teatro Mercadante.
Illustre Signor Sindaco,
in seguito alla Sua autorizzazione
del 13/4/2000 ho provveduto ad inviare al Presidente pro-tempore
del Consorzio Teatro Mercadante l’articolata lettera datata 6/4/2000.
Ancorchè sia decorso oltre
un mese non vi è stato alcun formale riscontro alle civile,
bonarie, sollecitazioni ivi contenute.
Pertanto, ho riesaminato l’intera
questione in tutti i profili di fatto e di diritto e ritengo che,
ora, l’iter da perseguire sia il seguente:
a) il Sindaco dovrà
inviare al Soprintendente per i Beni Ambientali, Architettonici,
Artistici e Storici di Bari un atto di iniziativa del procedimento
ablatorio giusta lo schema allegato alla presente;
b) si dovrà officiare
l’ottimo Collega Antonio Ventura del Foro di Altamura che, con il
pregnante parere del 18/11/1999 aveva evidenziato le nullità
delle determinazioni assunte dal Consorzio in ordine alla modifica
dello Statuto (ove i consorziati hanno ritenuto di atttribuirsi
impropriamente il diritto di proprietà del manufatto), di
esperire dinanzi al Tribunale di Altamura azione giudiziaria per
la declaratoria di nullità e di illiceità di tali
atti (il Comune in virtù della propria appartenenza diretta
al Consorzio è legittimato a proporre tale azione e non versa
in situazione di prescrizione trattandosi di azione di nullità).
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La Giunta, con un proprio deliberato,
dovrà avallare le azioni sopra indicate sub a) e b).
Mi riservo, con separata nota,
di verificare a breve la concreta percorribilità giuridica
dell’attivazione contestuale di un ulteriore procedimento amministrativo
che conduca il Prefetto di Bari ad intervenire sul Consorzio adottando
provvedimenti idonei al suo scioglimento.
Con viva cordialità.
(Avv. Franco Gagliardi La Gala)
Allegato: n.1.
SCHEMA
della nota che l’Illustrissimo Signor
Sindaco, avallato da una delibera di Giunta, dovrà inviare
con plico R.A.R. al Soprintendente per i Beni Ambientali, Architettonici,
Artistici e Storici di Bari e per conoscenza al Ministro per i Beni
e le Attività Culturali.
Dopo qualche giorno da tale invio
dovrà essere richiesto incontro diretto del Sindaco con il
Soprintendente (naturalmente accompagnerò il Signor Sindaco
a tale incontro).
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Il Teatro Mercadante è
un bene d’interesse storico-artistico regolarmente sottoposto a
motivato, pregnante, vincolo, giusta decreto del Ministero per i
Beni Culturali ed Ambientali del 16/4/1984, che lo ha dichiarato
d’interesse particolarmente importante ai sensi della Legge 1/6/1939
n.1089.
Purtroppo, da molti anni, il bene
non è in grado di assolvere la funzione cui è destinato,
in quanto versa in uno stato di assoluto degrado.
Non si tratta solo di riportare
l’immobile all’originaria destinazione d’uso, ma di evitare il perimento
del bene.
Per quanto è dato informalmente
sapere, l’On.le Soprintendenza, nel corso del 1997, ebbe ad effettuare
un sopralluogo ed a riscontrare tale situazione di compromissione;
nel contempo, la Soprintendenza ebbe ad invitare formalmente il
Consorzio Teatro Mercadante in persona del suo Presidente pro-tempore
a porre in essere il recupero funzionale dell’edificio predisponendo
adeguato progetto di restauro conservativo.
A tutt’oggi non risulta che alcun
idoneo lavoro (che peraltro dovrebbe essere previamente autorizzato
dalla Soprintendenza) sia stato posto in essere, né tantomeno
che un regolare progetto sia stato sottoposto al vaglio dell’On.le
Soprintendenza.
Allo stato non risulta che il
Consorzio Teatro Mercadante sia in grado di provvedere a tali adempimenti,
né che abbia attivato minimali procedimenti (corroborati
da idonea, pertinente, documentazione: segnatamente progettazione)
per usufruire di contributi pubblici.
L’unico atto che il Consorzio
Teatro Mercadante ha ritenuto di porre in essere è stata
una modifica dello Statuto mirante a mutare il “diritto al palco”
dei consorziati in “diritto di proprietà” degli stessi sul
manufatto (naturalmente, tale atto illecito e nullo sarà
sindacato dal Comune di Altamura nelle sedi giudiziarie ordinarie).
Tanto rilevato e premesso, si
invita l’On.le Soprintendenza a verificare la sussistenza degli
inadempimenti e lo stato fisico in cui versa un bene di cotanta
importanza per la vita civile e culturale di Altamura, ed all’esito
di attivare il procedimento per l’ablazione del bene ai sensi dell’art.91
del D.Leg.vo 29/10/1999 n.490 nel rispetto delle norme regolamentari
di cui all’art.66 e ss. del R.D. 30/1/1913 n.363.
Nel contempo, si rappresenta all’On.le
Soprintendenza non solo che l’istanza alla effettiva restituzione
dell’uso del bene alla Collettività scaturisce da una iniziativa
popolare di migliaia di cittadini, ma che il Consiglio Comunale
per il restauro ed il ripristino del manufatto ha previsto nel bilancio
una posta di rilevante importo (giusta attestazione dell’Ufficio
di Ragioneria che si unisce alla presente).
Naturalmente, ove venisse attivato
un procedimento ablatorio il Consiglio Comunale non troverebbe ostacolo
a destinare tali fondi anche all’esproprio del manufatto.
Il delicato problema giuridico
dei titolari del diritto a percepire il prezzo di esproprio, si
pone come un posterius da risolvere in contraddittorio con
l’On.le Soprintendenza, in relazione alla permanenza in vita del
Consorzio Teatro Mercadante (che ove ritenuto soggetto legittimato
a percepire il prezzo di esproprio, dovrebbe pur sempre per regola
statutaria destinare tali importi al miglioramento del bene).
Da ultimo, si voglia considerare
che il suolo su cui insiste il manufatto è di proprietà
pubblica, e che il Comune è socio del Consorzio Teatro Mercandante.
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