QUESTIONE RIFIUTI: PER SINDACO E MAGGIORANZA. TUTTO AI PRIVATI!

SINORA, SOLO CHIACCHIERE,
SMARGIASSATE E MILLANTERIE, SENZA RITEGNO E PUDORE.
FATTI, ZERO! O, MEGLIO, SONO
SEMPRE GLI STESSI.

Questa
sera nuova seduta del consiglio comunale. Dopo piano sociale di zona e nuova
convenzione dell’area vasta, si dovrebbe (il condizionale è indispensabile!)
discutere la mozione che presentammo durante il
consiglio del 30 gennaio.
Un consiglio che si riuscì a celebrare dopo diversi tentativi, ma al momento
del voto la maggioranza non ebbe il coraggio né di approvare, né di bocciare la
nostra mozione. Semplicemente si defilò e fece saltare il numero legale [leggi
qui
]. Con una formale richiesta sottoscritta dagli stessi sette consiglieri
di minoranza firmatari della mozione (io, Rosa Melodia, Lello Rella, Donato
Piglionica, Saverio Diperna, Gino Loiudice, Saverio Loiudice) e depositata i
primi giorni di febbraio, avevamo chiesto una nuova convocazione di consiglio
in cui fosse rimessa in votazione la mozione.

Il nostro obiettivo era ed è fornire indirizzi al
sindaco nelle decisioni da assumere all’interno dell’Aro (l’autorità
sovracomunale competente in materia di raccolta dei rifiuti solidi urbani). Ci
è sempre sembrato assurdo, anche sulla base della normativa, che il sindaco
potesse prendere decisioni, su una materia così delicata e importante, senza
aver acquisito direttive e indirizzi dal consiglio comunale.

Punto particolarmente importante della nostra
mozione [
disponibile qui] è quello relativo alla definizione delle modalità di affidamento del
servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, su cui la nostra posizione
è quella di prevedere una «gestione attraverso soggetto pubblico o
pubblico/privato del servizio di igiene urbana».

A distanza di oltre due anni dalla scadenza del
contratto decennale con la Tradeco (senza che avessero preparato nulla!), dopo
proroghe e miniappalto che hanno comportato disagi per cittadini (v., ad
esempio, la questione della consegna dei sacchetti), contenziosi e relativi
costi, la maggioranza si è fatta viva.

Sabato scorso ho ricevuto una loro controproposta
di mozione [clicca qui] che riprende alcuni nostri punti (finalizzati a ridurre i rifiuti e
a realizzare due centri di recupero e riuso dei materiali), ma significativamente,
in ordine alla questione centrale dell’affidamento del servizio, si esprime in
questa maniera: si propone di «prevedere una modalità di gestione attraverso
soggetto pubblico in house, soggetto pubblico/privato o soggetto privato del
servizio di igiene pubblica, per quanto previsto per legge».

In più, mentre noi proponiamo la realizzazione di
un impianto di compostaggio, ma «di titolarità pubblica o pubblico/privata al
servizio dei comuni dell’A.R.O. BA/4», sindaco e maggioranza propongono di «predisporre
uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di compostaggio
di nuova generazione ad impatto "zero" in grado di recuperare
l’energia dai cieli di produzione da immettere successivamente nella rete
pubblica con un sicuro ristoro per la collettività ospitante l’impianto».
Quindi prevedono che tale impianto possa essere anche tutto privato e al
servizio di comuni non appartenenti al nostro bacino!

Dopo
averci ammorbato per mesi con dichiarazioni, comunicati stampa e interviste in
cui sindaco e consiglieri di maggioranza si dichiaravano per una gestione
pubblica del servizio e raccontavano di lavorare per una fantomatica
“rivoluzione” in questa materia, ora si presentano con questa roba in cui è
scritto tutto e il contrario di tutto (pubblico, pubblico/privato, privato!!).

Insomma, su questo tema non si vuol cambiare nulla.
Su questo tema, vogliono continuare ad avere le mani libere.

Dal sindaco e dalla maggioranza, solo chiacchiere,
smargiassate e millanterie in libertà. Senza ritegno e pudore.

Fatti, zero! O, meglio, sono sempre gli stessi.

Altamura, 10 marzo 2014

ENZO
COLONNA

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